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Ricette con Strigoli

Gli strigoli sono delle deliziose erbette spontanee che crescono in molte zone d'Italia: ecco come usarle al meglio in cucina per esaltare il loro sapore Sapere come usare gli strigoli in cucina è utilissimo: queste erbe spontanee hanno un sapore inconfondibile e sono perfette per realizzare piatti gustosi

Per il loro sapore particolare, gli strigoli si sono affermati in tutta Italia (e non solo): amatissimi in Emilia Romagna, vengono raccolti in tutta la Penisola per essere consumati freschi o per realizzare gustosi condimenti.

Strigoli, proprietà principali

Erbe spontanee dal fusto vischioso e ramificato, gli strigoli nascono e prosperano in aree ripide e in terreni prevalentemente calcarei, soprattutto nelle regioni del Centro Nord Italiano. Vengono raccolti da marzo a settembre, in genere dopo la prima fioritura, quando le foglie, ovali e lanceolate, sono morbide e ancora ricoperte da una sottile peluria.

Apprezzatissime anche in Spagna e in Portogallo, queste erbette hanno un sapore che ricorda quello degli asparagi o degli spinaci. Il loro nome botanico è silene vulgaris, dunque a cosa attribuire il nome che noi conosciamo? Pare che sia dovuto al fatto che foglie e steli “stridono” quando vengono sfregati!

Strigoli, valori nutrizionali

Gli strigoli hanno un profilo nutrizionale piuttosto interessante. Innanzitutto, il loro apporto calorico è veramente basso: si parla di circa 20 calorie per 100 grammi. Ciò è dovuto al fatto che queste erbette sono composte all’88% d’acqua, cosa che le rende anche particolarmente tenere una volta cotte. A fronte di ciò, gli strigoli contengono tutto ciò di cui l’organismo ha bisogno, in primis i carboidrati (4%), le proteine (3,5%) e i grassi (0,8%). Tra questi ultimi si segnala la presenza di omega 6 e omega 3. Poi, gli strigoli contengono anche vitamina C e una buona quantità di sali minerali (magnesio, zinco e ferro) oltre che fenoli, noti antiossidanti.

Strigoli, benefici e controindicazioni

Gli strigoli sono considerati benefici per i loro alto contenuto d’acqua e per la loro azione lassativa e diuretica. Il consumo di strigoli tende, in generale, a coadiuvare il corretto transito intestinale e a favorire la digestione. Hanno anche delle blandissime proprietà antimicrobiche, cosa che li rende utili in caso di infezioni in corso, e pare che grazie ai fenoli abbiano un potere antiossidante, utile per combattere i radicali liberi. Per via del contenuto di vitamina C e di sali minerali, inoltre, sono considerati cibo di conforto e sollievo durante gli stati influenzali. Riguardo alle controindicazioni, non ce ne sono in senso stretto. È tuttavia consigliata la moderazione per via soprattutto delle proprietà lassative, che alla lunga possono portare a degli scompensi digestivi.

  1. Zuppa di strigoli
  2. Frittata di Pasqua

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