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Ricette con Martini Extra Dry

Il Martini Extra Dry è uno dei principali ingredienti di cocktail famosissimi, ma può anche essere usato in cucina: ecco quali sono le sue caratteristiche. Il Martini Extra Dry è uno dei principali ingredienti di cocktail famosissimi, ma può anche essere usato in cucina: ecco quali sono le sue caratteristiche

Il Martini Extra Dry è un vermouth, ovvero un vino aromatizzato e liquoroso che presenta una gradazione alcolica superiore a quella di qualsiasi altro vino. La sua storia affonda le radici indietro nel tempo: è stato lanciato per la prima volta il 1° gennaio 1900, dopo ben 10 anni di lungo lavoro di perfezionamento. La ricetta, rimasta segreta, è diventata ben presto una tra le più apprezzate tra i vari vermouth.

Martini Extra Dry, proprietà principali

Il Martini Extra Dry è un vermouth dal colore che sfuma verso il verde, caratterizzato da un aroma fresco e fruttato, con note intense e un delicato retrogusto di lamponi e limone. Al sapore è meno dolce rispetto ad altri tipi di Martini, perché contiene minori quantità di zucchero. Si notano essenze di iris, di legni pregiati e di sherry. Il liquore presenta un tasso di alcol del 18%, motivo per cui non deve essere consumato dai giovanissimi e dalle donne in gravidanza o in allattamento.

Martini Extra Dry, valori nutrizionali

Il Martini Extra Dry, come ogni bevanda alcolica, è particolarmente calorico: una porzione da 50 ml apporta circa 50 kcal, derivanti principalmente dai carboidrati. Per quanto riguarda gli altri valori nutrizionali, possiamo notare la pressoché assenza di vitamine e sali minerali. Per questo motivo le sue sono considerate “calorie vuote”: non apportano alcun nutriente importante per la salute. Ne è dunque sconsigliato un consumo frequente.

Martini Extra Dry, usi in cucina

Il Martini Extra Dry è un aperitivo molto apprezzato, ed è l’ingrediente base di un cocktail famosissimo, il Dry Martini – che prevede anche il gin e, a scelta, un’oliva o una scorza di limone. Tuttavia questo vermouth viene utilizzato anche per insaporire molte pietanze: il suo sapore si adatta perfettamente alle note acidule e a quelle più intense, quindi lo si può abbinare tranquillamente al pesce.

  1. Maltagliati con asparagi
  2. Bocconcini di rana pescatrice in crosta

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