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Ricette con Gelatina di lamponi

Ottima sui dolci o come dolce spuntino, la gelatina di lamponi può essere usata anche per la preparazione di secondi piatti molto particolari. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e i valori nutrizionali di questa preparazione molto utile in cucina e usata anche nella decorazione di dolci

Gelatina di lamponi, caratteristiche principali

La gelatina di lamponi è un preparato che può assumere diverse forme, da consumare da sola o in abbinamento ad altri dessert. Può, infatti, trovarsi come copertura di dolci al cucchiaio o essere impiattata come un budino. Le sue proprietà sono quelle del lampone, mentre i valori nutrizionali variano a seconda dello zucchero previsto dalla ricetta e dalla sua possibile sostituzione con miele o – addirittura – con eritritolo. Trova ampio utilizzo in cucina, soprattutto nei dolci, ma si trova anche in secondi piatti molto particolari come nel caso della lombata di capriolo alla Cumberland.

Si realizza con acqua, zucchero, succo di frutta e un gelificante a piacere scelto tra quelli animali (colla di pesce) o vegetali (agar agar). La sua densità dipende quindi dalla gelificazione ma anche dalla quantità di prodotto, oltre che a quella di succo di frutta (o estratto) presente nella ricetta. La sua definizione è anche regolata da un disciplinare. Si indica come gelatina quella che contiene una dose di succo che non può essere inferiore a quella utilizzata per la preparazione della confettura. Analogamente, si tratta di gelatina extra se la percentuale di succo è uguale o superiore a quella della confettura extra.

Gelatina di lamponi, valori nutrizionali

I valori nutrizionali della gelatina di lamponi dipendono dall’apporto energetico della frutta usata ma anche dallo zucchero presente nella preparazione. La quantità di kcal è quindi derivata dai carboidrati qui contenuti.

Gelatina di lamponi, benefici e controindicazioni

Per un etto di prodotto, si contano circa 209 kcal. Il suo consumo va limitato in caso di regimi alimentari che prevedano la riduzione delle calorie e in quelle per il controllo delle malattie del metabolismo. Questo valore è comunque destinato a variare a seconda della qualità della frutta e dello zucchero aggiunto, che può essere sostituito con altri dolcificanti a ridotto contenuto glicemico.

  1. Dita infernali
  2. Lombata di capriolo alla Cumberland

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