Quanto si dovrebbe spendere per il Pranzo di Natale (e quali portate dovrebbe comprendere)
A Natale, solo per il pranzo o il cenone si spendono un mucchio di soldi: secondo le stime, più del doppio (talvolta il triplo) di quanto si sborsa normalmente per un pasto.

Al giorno d’oggi, fare spesa al supermercato è sempre più difficile, specialmente per quanti non navigano nell’oro. I prezzi continuano a lievitare, mentre gli stipendi restano gli stessi di vent’anni fa. Questa situazione sarà ancora più insostenibile a Natale, con i costi degli alimenti alle stelle e le spese che, come la tradizione impone, triplicano. Ma, quanto si spende per il pranzo del 25 dicembre?
Quanto si spende per un pranzo di Natale?
A Natale è difficile fare rinunce, soprattutto per quel che riguarda gli alimenti da portare in tavola. La tradizione impone banchetti ricchi che più ricchi non si può, ma con i rincari che stiamo "subendo" da qualche anno a questa parte bisogna necessariamente fare i conti con il portafoglio. Secondo un’indagine condotta da Facile.it e Consumerismo No Profit, per il pranzo del 25 dicembre 2025 gli italiani spenderanno parecchio, molti anche più di quello che in realtà potrebbero permettersi.
Stando a quanto riferisce il Codacons, alcuni cibi subiranno "significativi aumenti di prezzo". Rispetto al 2024, il cacao è aumentato del 21,1%, il caffè segna +18,8%, il cioccolato +9,3%, le uova +7,7%, formaggi e latticini + 6,4% e la carne + 5,8%. Rincari non indifferenti, che per il pranzo o il cenone di Natale si trasformeranno in una spesa totale di 3,1 miliardi di euro.
Secondo le stime, si spenderanno tra i 65 e i 100 euro a persona, cifra che cresce se ci si sposta in zone particolarmente care. In Lombardia, ad esempio, sale a 125 euro a persona. Il divario, ovviamente, è dato dal costo della vita più elevato e dalla "tendenza ad acquistare marchi premium".
Bellissima tavola apparecchiata per Natale
Come spendere di meno a Natale?
Che i prezzi degli alimenti siano alle stelle è innegabile, ma una domanda sorge spontanea: a Natale è possibile risparmiare o, almeno, spendere un po’ meno? Sicuramente, il fatto di essere in alta stagione, dettaglio che coinvolge ogni settore, dal cibo ai viaggi, ha un peso non indifferente. Eppure, è sempre possibile giocare d’astuzia, pianificando il menù delle feste con un po’ d’anticipo e facendo spese mirate.
I rincari delle materie prime vanno inevitabilmente a colpire i piatti simbolo delle festività di dicembre, come le lasagne, i timballi, i secondi di carne e pesce e i dolci lievitati come i panettoni, ma se non ci si riduce all’ultimo momento qualcosina si può risparmiare. Il trucco, anche se richiede un po’ di tempo, è semplice: scovare le offerte più convenienti, ovviamente prima dei giorni clou.
Anche se è Natale e l’abbondanza regna sovrana, l’esagerazione è too much, soprattutto oggi che abbiamo la libertà di scegliere quotidianamente cosa mangiare. Ergo, un menù con tre antipasti, un primo, un secondo e un contorno è più che sufficiente. Con i dolci, poi, si può anche osare un po’ di più visto che, tra una partita a carte e una a tombola, non c’è mai nessuno che rifiuta un po’ di torrone, di pandoro o panettone.
Se ci pensate bene, quante volte, finite le feste, vi ritrovate con avanzi da riciclare? Portando in tavola poche portate, spenderete meno (circa 30 euro a persona) e non dovrete neanche perdere tempo a pensare a come evitare l’ennesimo spreco alimentare.

















