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Cos'è l'effetto "compensazione" dei prodotti light?

Mangiare prodotti light può provocare uno scomodo "effetto compensazione", che aumenta l'assunzione di cibo. Cos'è e come evitarlo?

Effetto compensazione

L’abbondanza di prodotti alimentari "light" o "zero" può sembrare una benedizione per coloro che cercano di ridurre l’apporto calorico o lo zucchero all’interno della propria dieta. Tuttavia, emerge una considerazione critica: "l’effetto compensazione". Quando si mangiano alimenti che "si considerano sani" o meglio prodotti "light", questo porta ad esser più indulgenti verso se stessi e quindi ci si lascia andare più facilmente agli sgarri, per premiare la propria dedizione. In questo articolo, si capirà cos’è l’effetto compensazione, come si manifesta, come evitarlo e si forniranno esempi pratici per adottare una scelta alimentare consapevole.

Cos’è l’effetto compensazione?

L’effetto compensazione è un fenomeno psicologico in cui le persone tendono a compensare la riduzione di calorie o zuccheri in un pasto consumando più cibo o indulgendo in altri alimenti non salutari successivamente. In altre parole, se scegliamo un prodotto "light", potremmo involontariamente consumare più calorie o zuccheri da altre fonti, per premiare l’iniziale e apparente scelta salutare. I prodotti che più spingono a questo tipo di comportamento sono i prodotti light, in particolare prodotti come le bibite "Zero", che pur non contenendo zuccheri sono molto molto dolci a contatto con il palato

. Questo effetto è dovuto a molecole che hanno un potere dolcificante 100, 200, 500 volte maggiore rispetto al normale zucchero. Stiamo parlando di dolcificanti o edulcoranti, che possono essere naturali come stevia, amasake (ottenuto dalla germinazione del riso bianco) sukrin, sciroppi d’agave, d’acero, di malto, di riso, zucchero di cocco o similari. Ma esistono anche quelli di sintesi, come il famoso aspartame (ingrediente presente nelle bevande zero al gusto cola) acesulfame, saccarina, ciclammati e sucralosio. Molti di questi edulcoranti sono acalorici o hanno pochissime calorie, quindi per quale motivo i prodotti "zero" o "light" dovrebbero minacciare il girovita?

Come si manifesta l’effetto compensazione?

  1. Aumento delle porzioni: coloro che consumano prodotti "light" potrebbero sentirsi giustificati ad aumentare le dimensioni delle porzioni di altri alimenti o spuntini, anche se salutari. Qualsiasi alimenti, infatti, mangiato in grandi quantità può provocare aumento dell’apporto calorico e quindi di peso.
  2. Scelte alimentari successive: dopo aver consumato qualcosa di "light", alcune persone possono essere più inclini a indulgere in cibi meno salutari più tardi, pensando di aver risparmiato in precedenza.
  3. Sensazione di ricompensa: il consumo di prodotti "light" può far sentire le persone come se avessero compiuto un passo positivo, portandole a giustificare comportamenti alimentari meno sani successivi. Basti pensare all’esempio classico della bibita zero che accompagna pizza e panini!

Come evitare l’effetto compensazione?

Esisto una serie di consigli che è bene mettere in pratica per evitare l’effetto compensazione, derivante dall’assunzione di prodotti "light" o "zero".

  1. Consapevolezza delle porzioni: mantenere sempre una giusta consapevolezza delle dimensioni delle porzioni è fondamentale. Anche se un prodotto è "light", non significa che possiamo consumarne quantità illimitate o abusare di altri alimenti presenti nella dieta.
  2. Bilanciare l’alimentazione: piuttosto che concentrarsi solo su prodotti "light", è essenziale seguire una dieta bilanciata che includa una varietà di alimenti nutrienti e sani per l’organismo umano. Frutta, verdura, legumi, sono ottime fonti di nutrienti, vitamine e minerali e soprattutto sono prive di sostanze chimiche tipiche di molti prodotti "light"
  3. Leggere le etichette nutrizionali: non fidarsi solo della dicitura "light", ma leggere sempre attentamente le etichette nutrizionali per comprendere gli effettivi contenuti calorici e nutrizionali. Molti alimenti possono essere costituiti da ingredienti poco salubri per il benessere dell’organismo.
  4. Ascoltare il proprio corpo: imparare a riconoscere i segnali di fame e sazietà del proprio corpo è importantissimo. Non bisogna mangiare solo perché un alimento è classificato come "light", ma bisogna mangiare quando se ne sente la necessità. Ovviamente bisogna anche rispettare il proprio piano alimentare e se questo prevede l’introito di poche calorie, è necessario seguire ciò che il proprio dietologo o nutrizionista ha prescritto.

Esempi pratici: come fare scelte consapevoli?

  1. Yogurt "Light":
    • Evitare l’effetto compensazione: limitarne la quantità e bilanciare il pasto con frutta fresca, noci, mandorle o semi vegetali.
  2. Bevande "Zero Calorie":
    • Evitare l’effetto compensazione: optare per l’acqua o il tè senza l’aggiunta di zucchero per idratarsi senza introdurre calorie e concedersi i prodotti zero un paio di volte a settimana.
  3. Snack "Light" a basso contenuto di grassi:
    • Evitare l’effetto compensazione: accompagna gli snack con verdure fresche per una sensazione di sazietà, come ad esempio carote e finocchi.

Conclusione

Mentre i prodotti "light" possono essere utili, è cruciale adottare un approccio consapevole per evitare l’effetto compensazione. Bilanciare la propria dieta con una varietà di cibi nutrienti, ascoltare il proprio corpo e leggere attentamente le etichette nutrizionali. Bisogna ricordare che la chiave è la moderazione!

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