Buonissimo
Seguici

Cibo morbido e cibo duro: quale è più salutare

Cibo morbido o duro? Ecco lo studio della Nestlè che verifica le proprietà sia del cibo morbido che di quello più duro.

Cosa meglio: cibo morbido o duro?

Uno studio effettuato dai ricercatori della Nestlè con gli scienziati dell’Università di Wageningen, nei Paesi Bassi, ha rivelato che risulta maggiormente saziante un cibo solido, che richiede parecchi atti masticatori, rispetto ad uno ‘morbido’, che ne richiede al contrario pochi.

Una purea di patate o un’insalata di pomodori che viene ingerita rapidamente non placa il senso di sazietà, mentre la stessa patata, servita all’insalata, richiede maggior tempo per essere ingerita con un aumento del senso di sazietà che richiederà quindi una porzione più piccola

Esperimenti condotti su alcuni volontari hanno confrontato l’ingerire una bistecca con verdure a pezzi oppure una porzione di purea di patate.

Dilemma: cibo cotto o crudo? (I parte)

A prescindere dagli atti masticatori, che sono ben 488 nel caso della bistecca contro i 27 della purea, costituendo così un indubbio vantaggio a favore dei cibi solidi, i cibi morbidi vengono assunti in un tempo molto inferiore rispetto a quello occorrente per la bistecca, per cui il senso di appagamento arriva più tardi e se ne assume una quantità maggiore.

Secondo Ciaràn Forde, ricercatore che ha coordinato il test, "questi studi ci danno la possibilità di conoscere l’impatto che gli alimenti, nelle diverse forme, hanno sul comportamento alimentare, sul senso di sazietà e sull’assunzione di cibo. Il nostro obiettivo finale è aiutare i consumatori a raggiungerà la sazietà ingerendo meno calorie".

Oltre all’eventuale morbidezza o durezza del cibo, lo studio ha analizzato anche la forma in cui questo viene servito, confrontando una bistecca con carote e patate con gli stessi alimenti serviti però come carne tagliata a pezzetti e carote e patate in purea, e anche in questo caso si è rilevato un maggior consumo di cibo e una maggiore velocità nell’ingerirlo quando si è trattato della purea.

La ricerca, che apparentemente potrebbe sembrare fine a se stessa, è invece decisamente utile in quanto potrà aiutare in un prossimo futuro a "imporre" la forma e la consistenza degli alimenti disponibili nei supermercati, dando un piccolo contributo per un’alimentazione più responsabile e salutare per questa società dove gli eccessi sono all’ordine del giorno.

Le ricette del giorno

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963