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La dieta mediterranea

La dieta mediterranea è tra le diete più genuine ed efficaci, definita dall'Unesco patrimonio immateriale dell'Umanità, si basa su alimenti semplici quali pasta, verdure fresche, olio e pesce, che andranno però consumati nelle giuste quantità.

La dieta mediterranea

La definizione di "dieta mediterranea" fu coniata

per la prima volta dal ricercatore americano Ancel Keys che, vivendo nel Salento, scoprì i benefici dell’alimentazione locale rilevando quanto fossero rare le patologie cardiovascolari degli abitanti del luogo confrontate con quelle delle popolazioni americane e dell’Europa del Nord.

Il dato che emerse dai suoi studi fu che ad un minor benessere economico con conseguente alimentazione povera corrispondevano un maggior benessere fisico e più alte aspettative di vita.

Gli studi che sono seguiti a questa scoperta hanno messo in luce l’importanza di un’alimentazione basata su sostanze biologicamente attive e in grado di agire sulle nostre cellule, mantenendole in forma, e rallentare se non bloccare del tutto i meccanismi connessi al diabete, all’aterosclerosi e alle patologie cardiovascolari.

La società moderna è costituita da un numero sempre crescente di soggetti in sovrappeso se non decisamente obesi le cui cause sono da addebitare al 99% ad un’alimentazione sbagliata, e chi ritiene di seguire una dieta mediterranea per il solo fatto di vivere in Italia sbaglia e di grosso!

In realtà sono pochissime le persone che seguono una "vera" dieta mediterranea, in quanto consumiamo una quantità doppia di cibo rispetto ai nostri nonni con un’attività fisica nella maggior parte dei casi ridotta al minimo.

Consumiamo troppi zuccheri, grassi e carne, con aumento del colesterolo a danno del nostro cuore e delle arterie, inoltre l’eccessivo consumo di carne fornisce troppe proteine che per essere eliminate richiedono un superlavoro dei nostri reni.

Se si vuol scoprire il proprio indice di massa corporea, indicato con la sigla IMC, è possibile farlo con semplicità dividendo il proprio peso espresso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza espressa in metri (Es. 55/1,652 = 20 equivalente a un individuo normopeso), se il valore ottenuto supera i 24,9 punti si entra nella fascia sovrappeso a cui seguono, per valori crescenti, l’obesità e gli obesi patologici, per valori superiori a 35, con necessità di un intervento di chirurgia dell’obesità.

Gli esperti identificano, per rispettare i canoni della dieta mediterranea, una "piramide alimentare", alla cui base è presente una componente legata all’attività fisica, immediatamente sopra è previsto  un abbondante consumo di latte e derivati, olio d’oliva, frutta, legumi, ortaggi, pane e pasta, cui seguono, in un punto più stretto della piramide, indicazione di attenersi ad un consumo minore, inteso come 2 o 3 volte alla settimana, carni bianche, dolci, uova e pesce, al vertice della piramide c’è la carne rossa, che andrebbe consumata 1 o 2 volte al mese.

L’aumentato consumo di prodotti alimentari dovuti al maggior benessere della società implica una produzione alimentare basata più sulla quantità che sulla qualità, con i cibi soggetti ad una maggiore sofisticazione per l’aggiunta di coloranti e conservanti sintetici che li rendono più appetibili e conservabili, a noi il compito peraltro non facile di riscoprire i prodotti naturali.
 

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