Buonissimo
Seguici

Ricette con Tinche

La tinca è un pesce d'acqua dolce dalle carni magre e digeribili, ricche di spine ma dal sapore molto delicato, che possono essere cucinate in svariati modi. Conosciamo meglio le sue caratteristiche. In un vassoio dalla forma ovale su fondo bianco, due tinche pronte per essere cucinate. Le carni sono sode e le branchie tendenti al rosso

Tinca, proprietà principali

La tinca è un pesce d’acqua dolce di colore verde scuro, talvolta marrone, bronzo, dorato o argenteo, con un corpo allungato lungo circa 30 cm e due grandi barbigli in corrispondenza della bocca. È diffusa in tutte le acque dolci europee a corso lento. Il periodo migliore per pescarla va dalla fine di maggio alla metà di settembre nei laghi e negli stagni e tra agosto e settembre nei fiumi e nei canali. Lecarni – bianche o rosate, sode ma elastiche – sono saporite ma ricche di spine e per gustarla al meglio deve essere lasciata a spurgare per qualche giorno in un catino con acqua fresca corrente, in modo che perda il retrogusto fangoso. In genere si prepara in carpione, in umido, al forno, al cartoccio, alla griglia o fritta, ma anche con il sugo.

Tinca, valori nutrizionali

La tinca fornisce 79 calorie ogni 100 g. Contiene perlopiù acqua e proteine, con una parte irrisoria di lipidi, tra cui acidi grassi. Tra le vitamine sono ben rappresentate quelle del gruppo B, la A, la D e la E, mentre tra i sali minerali ricordiamo buone quantità di potassio, fosforo, calcio, oltre a sodio e ferro.

Tinca, benefici e controindicazioni

La tinca è un alimento ipocalorico consigliato nelle diete dimagranti, dei bambini e degli anziani. Inoltre è un’ottima alleata del metabolismo, della vista, della tiroide, del cuore, dei sistemi immunitario, endocrino e nervoso. Infine è un antiossidante capace di ridurre il livello di colesterolo cattivo e controllare gli zuccheri nel sangue. È invece consigliato un uso moderato a chi soffre di insufficienza renale per il carico di acido urico.

 

 

Domande frequenti

Come pulire la tinca?

La tinca va squamata con un coltello a lama molto robusta, partendo dalla coda fino alla testa. Il ventre può essere inciso con delle forbici, così da eliminare interiora, vesciche e uova. Tolte anche le branchie, il pesce va sciacquato sotto l'acqua corrente.

  1. Ricetta Brustico
  2. Tinche alla piemontese

Le ricette del giorno

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963