Tra passione e scaramanzia: il potere simbolico del peperoncino a Capodanno
Mangiare il peperoncino a Capodanno portafortuna: una tradizione antica, che si tramanda di generazione in generazione e merita di essere rispettata.

Non solo lenticchie e uva, a Capodanno è d’obbligo portare in tavola anche un po’ di peperoncino. Frutto da sempre associato alla passione e alla buona sorte, può essere utilizzato in ogni ricetta, perfino nei dolci. Il 31 dicembre, però, non è tanto il gusto a spingere al consumo, quanto la scaramanzia.
- Perché mangiare il peperoncino a Capodanno?
- Le proprietà del peperoncino
- Come usarlo nel cenone di Capodanno
Perché mangiare il peperoncino a Capodanno?
A Capodanno la scaramanzia regna sovrana in tutta Italia. Dalle lenticchie ai 12 chicchi d’uva da consumare rigorosamente allo scoccare della mezzanotte, passando per il maiale e il peperoncino: sono tanti i cibi portafortuna che si portano in tavola il 31 dicembre, ma in questa sede vogliamo soffermarci sul frutto piccante. Mentre le lenticchie, l’uva e il maiale si mangiano con la convinzione di assicurarsi un anno di prosperità, che significato ha il peperoncino?
Originario dell’America centro-meridionale, il peperoncino è stato introdotto in Europa da Cristoforo Colombo. Fin dall’inizio, questo frutto è stato associato alla fortuna. Il motivo? La sua forma, simile alle corna degli animali che, nell’antichità, rappresentavano la forza e la potenza. Ma, non è tutto. La sua nomea è da ricollegare anche a un’altra somiglianza, quella con l’organo riproduttivo maschile.
Pertanto, oltre alla forza e alla potenza, il peperoncino è diventato pure simbolo di virilità e coraggio. Oggi queste credenze non sono più vive come un tempo, ma è comunque rimasta l’associazione con la fortuna, motivo per cui il frutto viene portato in tavola a Capodanno. Una precisazione è d’obbligo: nel Sud Italia, viene spesso appeso nelle case come amuleto contro il malocchio.
Fili di peperoncino appesi
Le proprietà del peperoncino
Sicuramente la forma ha giocato un ruolo importante sul successo del peperoncino, pensiamo anche solo al cornetto portafortuna, ma dobbiamo ammettere che se non avesse avuto le proprietà che ha, difficilmente sarebbe riuscito a mantenere la sua nomea.
Questo frutto è costituito prevalentemente da acqua, carotenoidi (responsabili della sua colorazione), vitamine (soprattutto A e C) e minerali (tipo potassio e magnesio). Povero di calorie, si distingue dalle altre spezie per la piccantezza e il retrogusto amaro, dato principalmente dalla capsaicina. Quest’ultima è una sostanza alcaloide che, a dosi moderate, svolge attività antibatterica, antidiabetica e anti-dislipidemica, contribuendo a ridurre il colesterolo ‘cattivo’.
Come se non bastasse, il peperoncino stimola il metabolismo, migliora la funzione circolatoria mantenendo il sangue al giusto livello di fluidità e contribuisce a lenire gli stati dolorosi legati alle malattie neuromuscolari.
Come usarlo nel cenone di Capodanno
Prima di utilizzare il peperoncino nelle vostre ricette di Capodanno, assicuratevi che sia di gradimento ai vostri commensali. Considerate che quanti non sono abituati a mangiarlo si accorgono immediatamente della sua presenza, anche se per voi si tratta solo di "un pizzico". Inoltre, ricordatevi sempre di non esagerare perché non tutti hanno lo stesso livello di sopportazione della piccantezza.
Se i vostri commensali non amano il peperoncino, potete sempre utilizzarlo come elemento decorativo della tavola: dai segnaposto ai portatovaglioli, passando per i sottobicchieri. Volendo, potete anche usarlo al posto del vischio, magari porterà fortuna e passione agli innamorati che si scambieranno un bacio.

















