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Come ridurre i consumi in cucina (e risparmiare in bolletta)

Un utile vademecum per imparare a risparmiare giorno dopo giorno, partendo dalla pasta più economica sino all’uso del forno

selectra

Dal forno alla lavastoviglie, passando per il frigorifero e la preparazione dei pasti: la cucina è il luogo in cui ogni anno viene utilizzato circa un terzo dell’energia elettrica di tutta casa.

Un dato che fa riflettere, soprattutto in questo momento storico in cui – purtroppo – il prezzo dell’energia grava sulle bollette dei consumatori. Oggi è fondamentale imparare a ridurre gli sprechi e a seguire dei comportamenti virtuosi che possano limitare il consumo di elettricità e gas. Un aiuto arriva da Selectra, il servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet sia per le aziende che per i privati.

Ha infatti realizzato un vademecum utilissimo in cui fa il punto riguardo i consumi in cucina, offrendo consigli e spunti pratici da seguire ogni giorno. Piccoli accorgimenti e idee che possono fare davvero la differenza.

Il primo passo: conoscere i consumi

Secondo Selectra è fondamentale, innanzitutto, scoprire quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia in cucina. Fra questi spiccano, ad esempio, il bollitore (che ha un consumo orario fino a 2 kWh) e la friggitrice ad aria (1,5 kWh).

La lavastoviglie consuma all’incirca 1 kWh, ma ha un uso quasi quotidiano. In base ai calcoli effettuati da Selectra con 4 lavaggi a settimana si possono consumare sino a circa 16 kWh al mese. Un discorso molto simile si può fare per il frigorifero che non ha un consumo orario elevato, ma è comunque un elettrodomestico acceso 24 ore su 24. Proprio per questo incide in modo rilevante sulla bolletta.

I modelli di classe energetica media consumano circa 400 kWh all’anno, ossia circa il 55% di tutta l’elettricità che viene consumata in una cucina attrezzata con fornelli a gas, oppure il 40%  nel caso di fornelli a induzione.

Come risparmiare quando si cucina

Cosa fare dunque per risparmiare ogni giorno? Fra i consigli utili c’è quello di cucinare la pasta spegnendo il gas poco prima che la cottura sia terminata. Questa tecnica permette di risparmiare, secondo Selectra, 75 centesimi di euro al mese, ipotizzando di preparare la pasta (con una media di 10 minuti di cottura), 4 volte a settimana, usando una cucina a gas.

Va poi sottolineato che i piatti non sono tutti uguali. Esistono infatti alcune tipologie di pasta che permettono di risparmiare. Ad esempio gli gnocchi che hanno una cottura molto breve (circa 3 minuti) subito dopo l’ebollizione dell’acqua. In bolletta dunque pesano appena 3 centesimi di euro a piatto. Leggermente più costosi (0,06 euro con il gas) gli spaghetti, che impiegano 10 minuti a cuocere. Si arriva invece a spendere di più per un piatto di lasagna. La preparazione infatti richiede non solo l’uso del fornello per lessare pasta sfoglia e cuocere il ragù, ma anche quello del forno per la cottura finale. Il costo complessivo sale così a 0,85 euro se il fornello è a gas e il forno è elettrico.

Un’altra domanda da porsi è: quanta acqua usare per la pasta? La giusta quantità di liquidi è essenziale nella fase di cottura. Per preparare 100 grammi di pasta bastano 700 ml di acqua, anziché un litro, con un risparmio di un quarto dell’energia. Per quanto riguarda il sale invece è preferibile attendere che l’acqua sia giunta a bollore.

La sostenibilità passa inoltre attraverso i materiali che si usano per cucinare. La ceramica e il vetro sono ottimi per il forno perché garantiscono una efficienza massima senza bisogno di temperature elevate. Le padelle migliori sono quelle con il fondo perché permettono di diffondere il calore in modo uniforme. Usare il coperchio è poi un’ottima scelta per evitare che si verifichi una dispersione del calore. Un altro valido consiglio per diminuire l’utilizzo del gas? Tagliare i cibi in pezzi piccoli: in questo modo cuoceranno molto più velocemente.

Usare gli elettrodomestici in modo intelligente

Per ridurre gli sprechi in cucina la primissima cosa da fare è spegnere i termosifoni oppure ridurre la temperatura. L’utilizzo del forno o dei fornelli infatti riscalda già circa 2-3 gradi.

Il forno elettrico va poi utilizzato con intelligenza. Il quantitativo di energia consumato varia a seconda della temperatura scelta. A 180ºC dunque il forno consumerà per 60 minuti circa 1 kWh, mentre a 200º C si arriva a 1,5 kWh. In base ai calcoli di Selectra, l’uso per 40 minuti 2 volte a settimana a 180° porta ad aggiungere sino a 70 euro in bolletta all’anno. Per riuscire a limitare gli sprechi è consigliabile usarlo per preparare più ricette  contemporaneamente, scegliendo la modalità "ventilata" che riduce al massimo i tempi di cottura.

Va inoltre ricordato che non è sempre necessario preriscaldare il forno. I modelli moderni infatti raggiungono la temperatura in tempi brevi e sono in grado di mantenerla nei 20 minuti successivi allo spegnimento. Dunque in alcuni casi è preferibile spegnerli in anticipo, sfruttando il calore residuo per terminare la cottura. Un accorgimento da seguire? Non aprire il forno mentre il cibo sta cuocendo. Questo gesto infatti porta a disperdere il 20% del calore. Per scaldare le pietanze l’alternativa migliore è il forno a microonde che aiuta a ridurre i tempi e i consumi.

Non solo il forno, anche la lavastoviglie andrebbe usata con intelligenza. Ad esempio è buona norma accenderla solo quando è a pieno carico, usando i cicli brevi oppure la modalità eco che permette di risparmiare sino al 20% di energia.

Una buona abitudine è quella di sbrinare regolarmente il frigo e il congelatore. Un frigo non sbrinato, come spiega Selectra, ha necessità di una quota di energia sino al 20% in più rispetto ad uno ben pulito. Anche la posizione è importante. Questo elettrodomestico andrebbe tenuto lontano da fonti di calore, come il forno o la luce diretta del sole, perché rischia di consumare fino al 10% in più. Senza ignorare la temperatura, da  tenere tra i 4 e i 6 gradi.

Pochi sanno che molti elettrodomestici e apparecchi elettrici consumano energia anche quando non sono in funzione. Questo perché restano in standby. La cosa migliore da fare dunque è staccare bollitore elettrico, tostapane, grill, microonde, televisore quando non vengono utilizzati. Grande attenzione pure all’illuminazione. Oltre a sfruttare al meglio la luce naturale, è consigliabile scegliere luci a LED per poter ridurre gli sprechi. Da tenere sotto controllo le luci che si trovano sopra il piano cottura, spesso infatti sono a incandescenza o fluorescenti.

Infine, un consiglio sempre valido è quello di scegliere gli elettrodomestici puntando sulla classe energetica più alta. Questo consente di assicurarsi nel tempo un importante risparmio. Se gli elettrodomestici sono vecchi, dunque, è consigliabile scegliere quelli di nuova generazione e con una classe energetica alta poiché consumano meno energia. Per capirlo basti pensare che, come svela Selectra, ogni step della classe energetica in meno porta a un aumento dei consumi del 25% circa.

Contenuto offerto da Selectra.

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