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I vini DOC della Valtellina in Lombardia

I vini DOC della Valtellina sono caratterizzati da 5 diverse sottozone con tipicità e caratteristiche differenti prodotti lungo il versante esposto a sud della provincia di Sondrio.

I vini DOC della Valtellina in Lombardia

La vocazione vinicola

della Valle è ben radicata da tempo, i vari popoli che si sono susseguiti conoscevano e  praticavano la viticoltura che è poi rimasta salda fino ai nostri giorni.

La Valtellina (valle dell’Adda) è una valle alpina che situata a nord del lago di Como. I vigneti occupano la fascia pedemontana (fra i 300 ed i 700 m) delle Alpi Retiche, e sono tutti esposti a sud: pur essendo costantemente ventilati perché situati in una valle, risultano protetti sia dai venti freddi del nord che da quelli caldo-umidi del sud anche in virtù dell’effetto termoregolatore del lago di Como.

I vini DOC della Lombardia

Durante il periodo vegetativo, che va da aprile a ottobre, la temperatura è compresa fra i 5 ed i 35 °C con scarse precipitazioni ed umidità relativa dell’aria fra il 65 e l’80%, preservando i vigneti dalle gelate e favorendo la maturazione dell’uva.

I terreni sono prevalentemente sabbiosi, con assenza di calcare, molto permeabili, con scarsissima ritenzione idrica e perlopiù poco profondi e con considerevoli escursioni termiche giornaliere (8-20 °C), queste caratteristiche concorrono a migliorare le qualità organolettiche dei vini prodotti.

Vitigni e vini

Sulla sponda retica dell’Adda maturano le nobili uve del Nebbiolo, che qui viene chiamato Chiavennasca, e di altre varietà autoctone come Pignola, Rossola e Brugnola (=Fortana). Da questi vitigni viene prodotto un vino di carattere, adatto al lungo invecchiamento: il Valtellina Superiore docg.

La DOCG Valtellina superiore comprende cinque sottozone, cinque vini con storia e caratteristiche organolettiche differenti:

Il Sassella è certamente il vino più antico, il cui nome deriva dalla chiesetta della Sassella.
Il Grumello, il cui nome deriva dal castello di Grumello, è costituito dai vitigni Rossola e Pignola fra le uve secondarie, cosa gli conferisce una particolare nota ammandorlata.
L’Inferno, con buona probabilità deve il proprio nome dall’asperità dei vigneti e dalle elevate temperature che in estate si raggiungono nei terrazzamenti situati in anfratti rocciosi.
Il Valgella: rispetto agli altri Valtellina Superiore è dotato di maggiore morbidezza iniziale, cosa che non preclude una uguale tenuta all’invecchiamento.
Il Maroggia è l’ultimo in ordine di arrivo, essendo stato definito come  sottozona nel 2001.

Altro vino da ricordare, che rappresenta una DOCG, è lo Sforzato della Valtellina o Sfurzat, ottenuto per il 90% da uve Nebbiolo debitamente appassite. La zona di produzione è la stessa del Valtellina DOC.

I VINI DOC DELLA LOMBARDIA

 

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