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Ricette con Eglefino affumicato

Un pesce particolare e povero di grassi che entra a far parte dei più creativi primi piatti: scopriamo di più sull'eglefino affumicato. Eglefino affumicato: un pesce molto particolare sottoposto ad affumicatura e perfetto per ogni tipo di ricetta. Vediamo quali sono le sue caratteristiche

Eglefino affumicato, caratteristiche principali

L’eglefino affumicato deriva dal cosiddetto pesce asinello. L’affumicatura è un retaggio del passato: questo è infatti il metodo che si usava per conservarlo al meglio, ma oggi – questa tradizione – si è mantenuta unicamente per conferire un sapore particolare alle carni. Si presenta come molto simile al merluzzo, ma è molto più alto e con occhi più grandi. La testa è piuttosto estesa, mentre le pinne dorsali sono tre. La linea che corre lungo il corpo è dritta e nera, è ben visibile ed è marcata sul colore argenteo della livrea che diventa beige o olivastra sul dorso. Al massimo del suo sviluppo, può raggiungere anche un metro di lunghezza. Il suo impiego in cucina si è diffuso col tempo e trova spazio nei primi piatti e nelle minestre.

Eglefino affumicato, valori nutrizionali

L’apporto energetico fornito dall’eglefino affumicato è moderato, con 116 kcal per 100 grammi di pesce edibile. È una buona fonte di proteine, ma è povero di grassi e ricco di sali minerali tra i quali spicca il potassio. Non manca il sodio, che può raggiungere il valore di 763 mg per un etto di pesce.

Eglefino, benefici e controindicazioni

Inserire l’eglefino affumicato nella dieta significa godere di tutte i vantaggi che presenta nelle sue carni. È infatti ricco di potassio, utile alla salute del nostro cervello e del sistema nervoso, ma non mancano le vitamine del gruppo B che invece sostengono il metabolismo, prevengono l’invecchiamento cellulare e l’insorgenza di radicali liberi. Contiene, inoltre, poco colesterolo ed è perciò perfetto per ogni tipo di regime alimentare, anche per i più rigorosi. L’apporto di calorie, poi, è estremamente limitato: altro punto a favore per l’eglefino che può così entrare a far parte di ogni tipo di ricetta. Tra le controindicazioni, si segnala l’elevata concentrazione di sale che lo rende poco adatto alle diete volte al controllo dell’ipertensione.

  1. Eglefino affumicato alla lionese

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