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Ricette con Gelatina di timo

Utilizzata per arricchire ricette a base di carne, la gelatina di timo è una preparazione che non può mancare in cucina. Scopriamo gli usi e le proprietà della gelatina di timo, valida alleata in cucina: vediamo quali sono le sue caratteristiche e i relativi valori nutrizionali

Gelatina di timo, caratteristiche principali

Nella sua base neutra, la gelatina di timo si prepara con collagene animale – come nel caso della colla di pesce – o attraverso ingredienti vegetali come l’agar agar. La componente principale è un liquido, che può essere l’acqua o anche il vino per le gelatine come quella al timo, che si porta a ebollizione per ottenere una consistenza gelatinosa che aumenta la sua densità al calare della temperatura. In questa preparazione, il composto di base è arricchito con gli aghi freschi della pianta aromatica. Il suo dosaggio varia a seconda dei gusti ma sarebbe meglio non eccedere, per coprire il sapore degli altri ingredienti. Quest’aspetto si valuta anche considerando la base di partenza, se neutra o già gustosa.

La gelatina di timo ha un gusto particolare, con note leggermente balsamiche, ed è utilizzata come accompagnamento di ricette di carne o di pesce che si abbinino bene agli ingredienti della pietanza. La sua realizzazione è semplice anche se la preparazione richiede una procedura molto precisa perché si ottenga il risultato sperato, anche in termini di consistenza. Può essere conservata in vasetto, praticando correttamente il sottovuoto, mantenendosi fresca anche per molto tempo. Il suo sapore delicato è apprezzato anche in accompagnamento a bruschette e crostini di pane, come nel caso dei crostoni alla montanara.

Gelatina di timo, valori nutrizionali

L’apporto energetico legato alla gelatina di timo è estremamente limitato ed è quasi interamente legato agli ingredienti che vengono usati per la sua realizzazione. 3 rametti di timo apportano 15 kcal.

Gelatina di timo, usi in cucina

Si tratta di un ingredienti di accompagnamento che trova ampio impiego in cucina, a partire dalle ricette di carne e di pesce. Si associa bene anche ai formaggi erborinati, per dare una spinta al gusto, ed è impiegata anche nella glassatura di bruschette a base di verdure. Si dovrebbe inoltre servire a una temperatura adeguata e quindi non troppo fredda. Se si conserva in frigorifero, è preferibile utilizzarla a una temperatura meno rigida, facendola scaldare un po’ prima di impiegarla in qualsiasi pietanza.

  1. Crostoni alla montanara

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