Come tagliare la cipolla senza piangere
La cipolla, un ortaggio di frequente utilizzo nelle nostre cucine che ha "drammatiche" conseguenze sui nostri occhi.
Perché ogni volta che ci accingiamo a tagliare una cipolla la domanda è sempre la stessa: quando inizierò e quanto a lungo piangerò dopo averla tagliata?
Purtroppo la cipolla è anche un ingrediente indispensabile per la maggior parte delle ricette che quotidianamente prepariamo, e quindi, volenti o nolenti, ci tocca sottoporci al “rito del pianto“!
E allora, proviamo a trovare qualche rimedio che ci consenta di tagliare una cipolla senza piangere?
Negli anni molti sono stati i sistemi che le massaie hanno cercato di utilizzare per risolvere questo problema, dovuto a un particolare composto chimico che si sprigiona dalla cipolla nel momento in cui la tagliamo e che ci limiteremo soltanto a nominare: il propantial-S-ossido.
Ecco allora, tra i vari sistemi escogitati nel tempo – con esiti più o meno felici:
- raffreddare la cipolla in frigorifero prima di tagliarla per rallentare la formazione del composto lacrimogeno;
- girare la cipolla dalla parte opposta rispetto agli occhi con il lato tagliato;
- riempire la bocca d’acqua durante le operazioni di taglio;
- bagnare coltello e cipolla prima di tagliarla per disperdere l’accumulo dell’infernale miscela lacrimogena;
- masticare un pezzetto di pane durante l’operazione di taglio (!);
- predisporre un ventilatore in cucina per indirizzare altrove gli effluvi, con esiti più o meno (in maggioranza “meno”) fortunati;
- dotarsi di un paio di occhialini da piscina o simili per coprire gli occhi durante le operazioni di taglio.