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Ricette con Minestra di ginseng in scatola

La minestra di ginseng si ottiene a seguito della bollitura della radice fresca: scopriamo di più su quest'ingrediente tipico della cucina orientale. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche principali, i valori nutrizionali, i benefici legati alla minestra di ginseng in scatola e come si usa

Minestra di ginseng in scatola, caratteristiche principali

La minestra di ginseng fa parte di una categoria molto varia di zuppe che si ottengono dalla bollitura della radice o dalla sua polvere. Questa preparazione è quindi molto semplice, è usata per arricchire piatti dal sapore orientale e che necessitino di un piccantezza naturale molto particolare. Nella cucina coreana, oltre alla radice sono utilizzate anche le foglie. Le preparazioni a base di ginseng sono abbastanza elementari ma ci sono degli elementi che vanno necessariamente considerati per una buona riuscita della ricetta. La radice fresca, da tagliare a fette, è infatti molto forte e quasi invadente e quindi è impiegata solo in piccole quantità. Nella minestra (come nel caso della minestra di crisantemi e ginseng) con il prodotto fresco si aggiungono perciò altre verdure o erbe per mitigarne il sapore. Questi accorgimenti valgono meno nel caso della radice essiccata, che è più facile da trattare e dura molto a lungo se ben conservata.

Minestra di ginseng in scatola, valori nutrizionali

I valori nutrizionali della minestra di ginseng derivano essenzialmente da quelli della radice di ginseng che è piuttosto calorica. Ogni 100 grammi di prodotto, si contano infatti 200 kcal. Contiene una grande quantità di proteine e di carboidrati. Ci sono anche gli zuccheri ma anche una notevole dose di fibra con 7,12 grammi per un etto di radice.

Minestra di ginseng in scatola, benefici e controindicazioni

I benefici della minestra di ginseng sono molteplici ed è un valido aiuto nel controllo delle malattie più serie ai disturbi più lievi come il raffreddore. Migliora inoltre la capacità intellettiva, di concentrazione e di calcolo. Il ginseng tiene anche a bada la glicemia e quindi è anche utile nel controllo del diabete e nella regolazione della circolazione sanguigna perché aiuta a fluidificare il sangue. Per l’elevata presenza di ginsenosidi, abbassa i livelli di LDL e mantiene in salute l’apparato cardiovascolare. Occorre però ricordare che il ginseng è anche un potente eccitante e dev’essere consumato con moderazione. Risulta sconsigliato nel caso di gravidanza e allattamento. Può influire sui livelli di glucosio nel sangue.

  1. Minestra di crisantemi e ginseng

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