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Sì, in Italia continuiamo a sprecare cibo e le ragioni sono davvero banali

Per quale motivo in Italia si continua a sprecare cibo? Le ragioni che vanno per la maggiore sono quattro e sono tutte banali.

Donna butta piatto di pasta nella spazzatura
Donna butta piatto di pasta nella spazzatura

Nonostante le campagne di sensibilizzazione, le pubblicità antispreco e le varie iniziative di ogni comune, in Italia continuiamo a sprecare cibo. Sicuramente, le offerte e le strategie di marketing dei supermercati contribuiscono a incentivare spese eccessive, sbagliate e prive di consapevolezza, ma i primi responsabili restano i cittadini. Le ragioni per cui gli italiani vengono etichettati come "spreconi" sono banali e basterebbe davvero poco per invertire la rotta.

Tutti i motivi dello spreco alimentare in Italia

L’istituto di ricerca internazionale YouGov ha condotto una ricerca sullo spreco alimentare ed è risultato che il 31% degli italiani butta cibo almeno una volta a settimana, con picchi del 38% nel Sud e del 44% tra i genitori con figli minori. Questo significa che, nonostante le campagne di sensibilizzazione, in Italia continuiamo a sperperare generi di sostentamento. Tutto ciò a danno di noi stessi, degli altri e dell’ambiente. Non dimentichiamo, infatti, il pesante impatto ambientale dell’industria alimentare.

Ad essere maggiormente attenti agli sprechi alimentari sono gli over 55, visto che il 34% ha dichiarato di non gettare mai il cibo. Ma veniamo ai motivi, tutti banali, con cui gli italiani giustificano i loro atteggiamenti. Aprite bene le orecchie perché il 41% della popolazione ha dichiarato che lo fa per dimenticanze. Sì, avete letto bene: scorda di aver comprato qualcosa e ripete l’acquisto per poi ritrovarsi con un doppione che non fa in tempo a consumare, oppure va talmente tante volte a cena fuori che tutto ciò che dimora in frigorifero finisce nel secchio della spazzatura (speriamo sia almeno il cestino dell’umido).

Il fatto che tra le prime cause dello spreco alimentare ci siano le dimenticanze ci deve far riflettere, e non poco. Viviamo in una società che va sempre di fretta, il che porta a non essere quasi mai consapevoli di ciò che si sta facendo, spesa compresa. Basta davvero poco per non commettere questo errore: fare compere mirate, programmare i pasti, usare una comoda applicazione antispreco e via dicendo.

Queste soluzioni, tra l’altro, aiutano pure a contrastare il secondo motivo più gettonato: il 37% degli italiani dichiara di gettare via gli alimenti a causa delle scadenze superate. Anche in questo caso, basterebbe una spesa consapevole per risolvere il guaio.

Gettare la pizza nel secchio

Un esempio evidente di spreco alimentare

L’abbondanza e il suo impatto

Così come le dimenticanze sono da imputare alla fretta e al non vivere mai nel cosiddetto qui e ora, anche il quarto motivo che gli italiani tirano in ballo per giustificare lo spreco alimentare descrive bene l’epoca che stiamo vivendo. Il 21% della popolazione sostiene di sperperare cibo perché prepara porzioni troppo abbondanti.

È bene sottolineare che questo comportamento è diffuso soprattutto nelle Isole (32%) e nel Sud (25%), mentre al Nord-Ovest vanno per la maggiore le dimenticanze (47%) e al Nord-Est (44%) le scadenze. Anche se la situazione è tutt’altro che rosea, un dato ci deve indurre a esultare: il 78% della popolazione dichiara che gli avanzi non finiscono nel secchio, ma vengono consumati il giorno dopo, congelati, riusati per nuove ricette o condivisi. Queste dichiarazioni cozzano un po’ con l’abbondanza di cui abbiamo parlato poco sopra, ma prendiamole comunque per buone, con la speranza che il futuro sia più entusiasmante, almeno per quel che riguarda lo spreco alimentare.

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