Capesante gratinate
- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
- COSTO: Medio
- CUCINA REGIONALE: Veneto
- DOSI PER: 6 Persone
- CALORIE: 474 kcal Kcal
- TEMPO: 20 min di preparazione10 min di cottura
Le capesante gratinate sono un piatto che racchiude eleganza e semplicità, perfetto per chi desidera stupire gli ospiti con una prelibatezza dal sapore delicato. Conosciute anche come conchiglie di San Giacomo, le capesante hanno una storia affascinante che risale al Medioevo, quando erano simbolo di protezione per i pellegrini del Cammino di Santiago. In passato, queste conchiglie venivano utilizzate per raccogliere l’acqua santa durante il battesimo, rendendole un emblema di spiritualità. Nell’antica Grecia, invece, erano associate ad Afrodite, la dea della bellezza e della fertilità, aggiungendo un tocco mitologico al loro fascino.
Oggi, le capesante gratinate sono un antipasto raffinato, ideale per arricchire la tavola delle festività o per una cena speciale. La loro preparazione è semplice e veloce, permettendo di trasformare un mollusco in una vera delizia gourmet con pochi passaggi. Questo piatto si presta a essere personalizzato secondo i gusti personali, offrendo la possibilità di sperimentare con diversi ingredienti e sapori. Le capesante gratinate possono essere servite come antipasto elegante o come parte di un menù di pesce che include altre delizie marine, come calamari grigliati, insalata di mare o guazzetto di polpo. La loro versatilità e il gusto delicato conquisteranno anche i palati più esigenti, rendendole un must per gli amanti del pesce.
Ingredienti
- Capesante 12
- Prezzemolo 1 mazzetto
- Pangrattato 60 g
- Grana Padano DOP 30 g
- Pecorino sardo 10 g
- Olio extravergine d'oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Preparazione
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Acquistate le capesante già aperte dal pescivendolo, assicurandovi che il corallo sia presente (questo vi permetterà di velocizzare la preparazione), quindi pulitele sotto acqua corrente, rimuovendo con attenzione la parte filamentosa e scura. Assicuratevi che non vi siano residui di sabbia all’interno.
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Asciugate le capesante delicatamente con carta da cucina per eliminare l’acqua in eccesso. Disponetele su una teglia rivestita di carta da forno, con la parte concava rivolta verso l’alto.
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Tritate finemente il prezzemolo fresco e trasferitelo in una ciotola capiente. Aggiungete il pangrattato, il Grana Padano e il Pecorino sardo grattugiati. Condite il mix con sale e pepe a piacere. Incorporate l’olio extravergine d’oliva poco alla volta, mescolando con una forchetta fino a ottenere un composto asciutto ma omogeneo.
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Accendete il forno a 180 °C. Distribuite il composto sopra le capesante, coprendo interamente il mollusco e il corallo. Premete leggermente per far aderire il composto. Irrorate ogni capasanta con un filo di olio extravergine d’oliva per aiutare il gratin a dorarsi uniformemente.
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Infornate le capesante nel forno caldo e cuocetele per 8-10 minuti, fino a quando la superficie sarà ben dorata e croccante. Servitele subito, ancora calde.
Consigli
Per arricchire il composto di pangrattato, potete aggiungere pinoli tostati per una croccantezza extra. Se cercate una variante più originale, sostituite il Grana Padano e il Pecorino sardo con provola grattugiata per un gusto deciso. Per un tocco marino, aggiungete alghe nori sbriciolate. Se preferite una gratinatura speziata, provate un pizzico di paprika dolce o affumicata, oppure del peperoncino per un tocco piccante.
Conservazione
Le capesante gratinate possono essere conservate in frigorifero, in un contenitore ermetico, per 1-2 giorni. Per una conservazione più lunga, congelatele prima della cottura: avvolgetele singolarmente nella pellicola e riponetele in un sacchetto per alimenti. Quando le vorrete preparare, cuocetele direttamente da congelate, aumentando leggermente i tempi di cottura.
Impiattamento
Per un impiattamento raffinato, disponete le capesante gratinate su un piatto da portata o su piccole scodelline individuali. Aggiungete un letto di insalata fresca, come rucola o lattuga croccante, e decorate con una spolverata di prezzemolo tritato o scorza di limone grattugiata. Per un tocco finale, completate con un filo di olio extravergine d’oliva a crudo. Se preferite servire le capesante senza conchiglia, adagiatele su una crema morbida, come una vellutata di zafferano, topinambur o ceci.
Abbinamento
Le capesante gratinate si accompagnano bene a piatti leggeri che bilanciano la ricchezza del gratin. Potete servirle con un’insalata di agrumi o spinaci freschi per un contrasto di freschezza. Se proposte come secondo piatto, abbinatele a verdure grigliate o una purea di sedano rapa. Un contorno di patate al rosmarino o asparagi al vapore è perfetto per completare il piatto. In termini di bevande, optate per vini bianchi freschi e aromatici come un Verdicchio dei Castelli di Jesi o uno Chardonnay. Un Gewürztraminer aggiungerà note floreali e speziate, mentre un Franciacorta brut regalerà eleganza e bollicine perfette per un’occasione speciale.
Domande frequenti
Come riconoscere le capesante fresche?
Le capesante fresche hanno una noce dalla consistenza soda e compatta. Il corallo, anche se talvolta meno vivace nel colore, è naturale e non influisce sulla qualità del mollusco.
Qual è il miglior modo per pulire le capesante?
Pulitele sotto acqua corrente, rimuovendo la parte filamentosa e scura. Assicuratevi che non vi siano residui di sabbia all’interno.
Posso usare capesante surgelate per questa ricetta?
Sì, potete utilizzare capesante surgelate. Assicuratevi di scongelarle completamente e asciugarle bene prima di procedere con la preparazione.
Posso preparare il composto di pangrattato in anticipo?
Certamente! Potete preparare il composto di pangrattato e conservarlo in frigorifero fino al momento dell'uso.
Posso sostituire il prezzemolo con altre erbe aromatiche?
Sì, potete usare erbe come timo, origano o rosmarino. Cambieranno leggermente l’aroma finale, ma arricchiranno comunque il piatto con sapori unici.
Posso usare un altro tipo di formaggio al posto del pecorino sardo?
Sì, potete sostituire il pecorino sardo con un formaggio stagionato come il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano. Otterrete comunque un sapore ricco e delizioso.
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.