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Kosher al Carnevale di Venezia

La cucina kasher o kosher, della tradizione ebraica, esce dal Ghetto e arriva al Carnevale di Venezia per dare l’occasione a tutti di apprezzarne la qualità e le caratteristiche. Dal 4 al 9 febbraio nell’ampio e vivace Campo San Geremia, nei pressi della Stazione ferroviaria, AepeE20, società di organizzazione eventi dell’Associazione Esercenti, organizza “Il campo dei sapori e delle tradizioni”, all’interno del quale  sarà presente uno stand gastronomico curato da Ghimel Garden, apprezzato ristorante di cucina kosher che ha sede in Campo del Ghetto nuovo a Venezia, che servirà assaggi e prelibatezze dolci e salate, tipiche della tradizione ebraica veneziana, accompagnate dal Caffè Hausbrandt che ha meritato la severa certificazione Kosher e dalla speciale Birra Theresianer dello stesso marchio che ha guadagnato il medesimo bollino.

Il cibo kosher, riscuote da tempo sempre più consensi anche e soprattutto da consumatori non di religione ebraica, per le sue caratteristiche di garanzia di qualità e per affinità con i regimi alimentari alternativi come il veganesimo o le intolleranze ai lieviti. Nel clima festoso del Carnevale ci sarà per tutti la possibilità di conoscere questi cibi e la loro tradizione antica, anche la gastronomia va oltre il ghetto…

L’iniziativa rientra nel Progetto triennale Venice beyond the Ghetto, Oltre il Ghetto, oltre i ghetti presentato in maniera più ampia nel sito web www.venicebeyondtheghetto.com e nell’omonima pagina Face book.
Nel 2016 il Ghetto di Venezia compie 500 anni:  mezzo millennio di storia, ostacoli e risorse messe in atto, di personaggi straordinari e di architetture riconoscibilissime.
Da questa importante ricorrenza trae spunto Venice beyond the Ghetto, per sviluppare un percorso culturale,  sociale, artistico–architettonico,  che parla di Ebrei, di Venezia, del Ghetto più antico del Mondo ma che soprattutto vuole andare oltre. Oltre ai “ghetti” nel senso più
 
ampio, prendendo come esempio la capacità del popolo ebraico di trasformare le limitazioni in opportunità tramite un atteggiamento fortemente creativo.
Citando le parole del Rabbino Scialom Bahbout della Comunità di Venezia “Il carattere costruttivo e creativo del popolo ebraico dalla storia ha fatto sì che esso non si sia mai perso d’animo e abbia cercato di andare “al di là del Ghetto”. Gli ebrei hanno così sviluppato la propria cultura, nonostante il fatto di essere stati rinchiusi in recinti, espressione di una società timorosa del confronto con il diverso.”
Andare al di là dei Ghetti, beyond the ghetto appunto, diviene  la parola d’ordine che oggi l’uomo deve darsi per superare le divisioni, pur mantenendo ognuno la propria identità che si esprime attraverso culture diverse, ma in continuo dialogo tra loro.

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