Cavolfiore in agrodolce

  • DIFFICOLTÀ: Facile
  • ABBINAMENTO: Val di Cornia DOC Vermentino
  • COSTO: Economico
  • CUCINA REGIONALE: -
  • DOSI PER: 4 Persone
  • CALORIE: -
  • TEMPO: 25 min di preparazione15 g di riposo30 min di cottura

La conserva di cavolfiore in agrodolce è una preparazione classica che unisce gusto, praticità e lunga conservabilità. Il cavolfiore, tagliato in piccole cimette e sbollentato brevemente, viene immerso in una soluzione di aceto, zucchero e aromi che conferisce al prodotto un perfetto equilibrio tra dolce e acidulo. Questa ricetta permette di valorizzare una verdura di stagione, trasformandola in un antipasto sfizioso, un contorno versatile o un accompagnamento ideale per taglieri e piatti freddi.

Se volete provare un’altra conserva ottima per creare una scorta da tenere tutto l’anno, provate i funghi sott’olio.

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Ingredienti

Preparazione

  1. Pulite il cavolfiore eliminando le foglie esterne e dividendo la testa in piccole cimette regolari. Sciacquate accuratamente sotto acqua corrente per rimuovere ogni impurità.

  2. Portate a bollore una pentola con acqua leggermente salata e sbollentate le cimette per pochi minuti, fino a quando risultano morbide ma ancora sode. Scolatele e lasciatele asciugare su un canovaccio pulito.

  3. Nel frattempo, preparate la soluzione agrodolce versando in una pentola l’aceto, l’acqua, lo zucchero, il sale, le foglie di alloro e i grani di pepe. Portate a ebollizione e mescolate fino a completo scioglimento dello zucchero e del sale.

  4. Trasferite le cimette nei vasetti precedentemente sterilizzati, senza schiacciarle, e copritele completamente con la soluzione bollente. Chiudete i vasetti con tappi nuovi o perfettamente integri.

Consigli

Il cavolfiore deve essere sbollentato brevemente per restare croccante e non sfaldarsi. Regolate la quantità di zucchero e aceto secondo il vostro gusto, senza compromettere l’acidità necessaria alla conservazione. La sterilizzazione accurata dei vasetti è fondamentale per ottenere una conserva sicura e duratura.

Conservazione

I vasetti ben chiusi e sterilizzati si conservano in dispensa per 12–18 mesi, in luogo fresco e buio. Una volta aperto, il prodotto va tenuto in frigorifero e consumato entro 3 giorni. Eventuali odori o alterazioni indicano che il prodotto non è più idoneo.

Impiattamento

Servite la conserva di cavolfiore in piccole ciotole o piattini, valorizzando il colore naturale delle cimette. Potete completare con un filo di olio extravergine d’oliva. È ottima su crostini, panini, taglieri di formaggi o come contorno per carni delicate.

Abbinamento

Si abbina perfettamente ad antipasti misti, taglieri di formaggi freschi, carni bianche leggere o insalate fredde. La sua nota acidula e dolce si sposa bene con piatti rustici e mediterranei, bilanciando sapori più delicati.

Domande frequenti

Quanto tempo deve riposare la conserva prima di essere consumata?

È consigliabile attendere almeno 15 giorni affinché il cavolfiore assorba completamente il sapore dell’agrodolce.

Posso sostituire l’aceto di vino bianco con un altro tipo?

Sì, ad esempio con aceto di mele, mantenendo però un’adeguata acidità per garantire la conservazione sicura.

Come sterilizzo i vasetti?

Per la sterilizzazione, sistemate i vasetti in una pentola capiente coprendoli con acqua e portate a ebollizione per circa 20 minuti. Lasciate raffreddare completamente i vasetti e verificate la formazione del sottovuoto prima di riporli in dispensa.

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