Le 5 cose più curiose che non sai sulla pasta, per celebrarla nella sua giornata
Celebriamo la Giornata mondiale della pasta con le curiosità più strane: dalla bufala degli spaghetti alla produzione "con i piedi", passando per le malattie mentali.
Per noi italiani la pasta è fondamentale. Non è soltanto un piatto da portare in tavola, è una prova di abilità o creatività culinaria, un modo per dimostrare amore per se stessi e per gli altri. In una sola parola, è "tradizione". Forse non serve neanche la Giornata mondiale a essa dedicata per celebrarla, ma siamo pronti a scommettere che non conoscete alcune curiosità bizzarre sui "maccheroni".
- Perché si celebra la Giornata mondiale della pasta?
- L'evoluzione dei tempi di cottura
- Impastata con i piedi
- Pasta e malattie mentali
- La bufala degli spaghetti
- La strana ispirazione per le tagliatelle
- Le nostre ricette con la pasta
Perché si celebra la Giornata mondiale della pasta?
A partire dal 25 ottobre 1998, quando a Napoli si celebrò la prima Giornata mondiale della pasta, ogni anno in questa data si festeggia il World Pasta Day. L’evento, promosso da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organisation, non è nato solo con l’intento di far scoprire le proprietà nutrizionali di un alimento sano e fondamentale per la dieta, che tra l’altro è Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco, ma anche per esaltare la sua sostenibilità.
Che venga accompagnata da una semplice passata di pomodoro, oppure arricchita con un gustoso condimento in stile carbonara, la pasta mette d’accordo grandi e piccini. Non solo, è di facile preparazione e, ciliegina sulla torta, è accessibile a tutti. A dimostrazione di ciò, in Italia esistono più di 300 tipologie diverse, tra formati lunghi o corti, rigati o lisci, secca o fresca. Ma, quali sono le curiosità che bisogna assolutamente conoscere?
L’evoluzione dei tempi di cottura
Oggi siamo abituati a cotture piuttosto brevi, dai 3 minuti degli spaghettini ai 14 delle mezze maniche, ma in principio anche noi italiani mangiavamo maccheroni scotti che più scotti non si può. Stando a quanto sostengono diverse fonti, prima dell’Ottocento i tempi di cottura consigliati per la pasta arrivavano anche a 45 minuti. Pensate che in un testo del XV secolo dell’umanista Platina, si consigliava di cuocere i verraiculos, una tipologia dell’epoca, per un’ora.
Impastata con i piedi
Ebbene sì, un tempo i maccheroni venivano "impastata" con i piedi. Stando a quanto riferisce la studiosa italo-americana Julia della Croce, fino al XIX secolo la produzione della pasta veniva affidata a "lavoratori a piedi scalzi" che si dedicavano ai loro compiti seguendo il ritmo della musica del mandolino. Questa particolare modalità, che ricorda un po’ la celebre pigiatura dell’uva del mitico film con Adriano Celentano, è stata abolita dal re di Napoli Ferdinando II (1830-1859). Il sovrano, giustamente, pensò di assumere un ingegnere per studiare una tecnica di produzione più igienica.
Pasta e malattie mentali
Un tempo, neanche tantissimi anni fa a essere onesti, qualcuno pensava che la pasta potesse causare malattie mentali. Secondo il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer, era "l’alimentazione dei rassegnati", mentre il partito fascista sosteneva che i maccheroni rendessero le persone troppo rilassate e pigre. Ma, non è tutto. Negli anni Trenta, il poeta Filippo Tommaso Marinetti, appoggiato da Benito Mussolini, ne chiese l’abolizione. Il motivo? A suo dire la pastasciutta non faceva altro che uccidere l’animo nobile, virile e guerriero degli italiani.
La bufala degli spaghetti
Un’altra curiosità interessante che non possiamo fare a meno di rievocare quando si parla della pasta ha a che fare con un documentario mandato in onda dall’emittente televisiva britannica BBC l’1 aprile del 1957. Si chiamava The Swiss Spaghetti Harvest, ossia L’albero degli spaghetti, e mostrava alcuni abitanti della Svizzera intenti a raccogliere spaghetti fioriti da un arbusto del loro giardino.
"Per gli amanti di questo piatto, non c’è niente di meglio degli spaghetti veri, coltivati in casa!": così terminava il documentario che, ovviamente, era un pesce d’aprile. Tuttavia, alcuni telespettatori non lo capirono e chiamarono la BBC per avere maggiori informazioni sull’albero. Successivamente, la CNN l’ha definito "il più grande scherzo che un organo d’informazione rispettabile abbia mai pensato".
La strana ispirazione per le tagliatelle
Concludiamo questa nostra celebrazione della Giornata mondiale della pasta con una leggenda che riguarda le tagliatelle. Si racconta che questo particolare formato di pasta fresca sia stato inventato da Mastro Zafirano nel 1487, in occasione del matrimonio di Lucrezia Borgia con il Duca di Ferrara. Sembra che l’ispirazione sia arrivata proprio dai lunghi capelli biondi della sposa.
Le nostre ricette con la pasta
- Pasta zucca e tonno
- Pasta alla Norma al forno
- Pasta radicchio e salsiccia
- Spaghetti alla bolognese
- Pennette alla vodka