Epatite

Soffrite di epatite? Ecco come prevenirla seguendo una dieta che eviti ulteriori complicazioni al vostro fegato ed in maniera del tutto naturale,
 

L’epatite non si manifesta solo sotto forma virale

, con le ben note vie di trasmissione, ma anche come epatite causata dai farmaci, dall’alcol, dai tossici ambientali …

Tuttavia, anche senza dover arrivare a un’infiammazione vera e propria, spesso il fegato – per il suo ruolo centrale sia nella fase di assimilazione dei nutrienti, sia in quella di eliminazione dei tossici – è un organo che si trova a dover lavorare con una certa difficoltà.

E d’altra parte, proprio per questo, in quasi tutte le malattie è necessario stimolare anche l’attività epatica per poter arrivare a un’effettiva e rapida guarigione.

Consigli

Il fegato è un organo dalle grandi risorse.
Basti pensare che è sufficiente trapiantarne una porzione, fornita di arterie e di vene, per vederla in poche settimane trasformarsi in un organo completo, perfettamente funzionante.

Questo non significa che, anche in assenza di disturbi epatici, non ci si debba occupare di quest’organo straordinario.

Per mantenerlo efficiente può essere utile – in primavera e in autunno – fare un breve ciclo di fototerapia.

Alimenti consigliati

Carciofo: è uno dei migliori epatoprotettori.
Siero di latte: eccellente protettore della funzionalità epatica attraverso l’apporto di minerali e vitamine, la sua assunzione permette anche di praticare qualche giorno di salutare digiuno.
Polline: fornisce tutti quegli elementi di cui un organo infiammato ha assoluto bisogno.
Acerola: la vitamina C è indispensabile in tutte le malattie infettive.
Cartamo: la vitamina E è fondamentale per proteggere le cellule ancora funzionanti nelle infiammazioni acute e croniche.
Cavolo: la sua azione stimolante e protettrice delle cellule epatiche è nota fin dall’antichità.
Lievito: il fegato è l’organo "bersaglio" principale delle vitamine, dei minerali faringite e degli enzimi contenuti in questo splendido integratore.
Limone: decongestiona efficacemente il fegato e promuove una riattivazione dell’energia organica.
Mela: alimento-farmaco, soprattutto in questi casi si presta bene per digiuni terapeutici anche prolungati.
Mirtillo: l’insufficienza epatica è una indicazione poco conosciuta, ma non per questo meno valida.

Alimenti sconsigliati

Poiché il fegato tratta le tossine presenti nell’organismo, è anche ovvioche se la quantità di tossine da trattare divenisse eccessiva, la sua capacità depurativa si saturerebbe e tali sostanze ritornerebbero nel circolo sanguigno con tutto il loro carico di pericolosità.

L’eccesso di alimentazione è quindi uno dei motivi del suo malfunzionamento perché impedisce al fegato di impegnarsi anche nella detossificazione dell’organismo, oltre che nella sintesi e nell’elaborazione dei nutrienti.

Sono quindi da evitare gli alimenti ricchi di grassi saturi, come salsicce, salumi, pancette, burro, formaggi, latte intero e uova (il tuorlo).

Nell’elenco, purtroppo lungo, rientrano anche le fritture e di conseguenza le patate fritte in padella e gli snackuntuosi e salati.

Da limitare al massimo invece abbiamo i cibi raffinati come lo zucchero, il riso bianco, le torte, i dolciumi e caramelle di ogni tipo. I pranzi con molte portate sovraccaricano di lavoro il fegato.

Va ridotto anche il consumo di alcolici, il fumo, sia attivo che passivo, e i cibi ricchi di conservanti pericolosi, come quelli presenti nei salumi e nelle carni conservate.
Infine anche il caffè e il cioccolato vanno assunti con moderazione.

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