Coniglio alla bergamasca

IPA
  • DIFFICOLTÀ: Facile
  • ABBINAMENTO: Valcalepio Rosso DOC
  • COSTO: Economico
  • CUCINA REGIONALE: Lombardia
  • DOSI PER: 4 Persone
  • CALORIE: 198 kcal Kcal
  • TEMPO: 30 min di preparazione 12h di marinatura 1h 30 min di cottura
VALORI NUTRIZIONALI PER 100 g
Energia 198 kcal
Carboidrati -
di cui zuccheri -
Proteine 30 g
Grassi 8,7 g
di cui saturi 6,5 g
Fibre -

Il coniglio alla bergamasca è un piatto tradizionale della cucina lombarda, che combina sapori rustici e ingredienti semplici. Molto apprezzato per la sua morbidezza e il suo sapore ricco, spesso accompagnato da contorni come polenta o purè di patate.

La ricetta è davvero semplice ma richiede un tempo lungo per la marinatura nel vino rosso, generalmente il Valcalepio tipico delle colline bergamasche, del coniglio fatto a pezzi  che verrà poi rosolato e poi sfumato in questa marinata, insaporito con pancetta e rosmarino e cotto in un brodo vegetale. Il piatto andrebbe accompagnato da polenta o purè di patate, oppure con un contorno di verdure stufate o di insalata mista. Gustatelo con il Valcalepio rosso, vino con il quale lo avete cucinato.

La tradizione prevede venga cucinato il coniglio, e con gli scarti si prepari il brodo. Se acquistate il coniglio già tagliato in pezzi, preparerete solo un brodo vegetale. In entrambi i casi il procedimento della ricetta vi permetterà di gustare una carne croccante all’esterno e morbida al suo interno. La carne di coniglio è magra, bianca e poco calorica, insieme al pollo, è il simbolo della cucina del cortile, che ha sempre caratterizzato i giorni di festa delle case di campagna, da portare in tavola con una bella polenta.

Se amate il coniglio provatelo in questa versione ischitana, se volete una versione originale ecco per voi il tonno di coniglio.

 

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Ingredienti

Preparazione

  1. Tagliate a pezzi il coniglio, mettetelo in una ciotola con vino rosso, se avete usate il Valcalepio, alloro, rosmarino, bacche di ginepro e pepe in grani e lasciatelo marinare per almeno 12 ore.

  2. Tagliate a pezzetti sedano, carota e cipolla e se li avete, anche gli scarti del coniglio,  preparate un brodo.

     

  3. Trasferite il coniglio a pezzi in una casseruola e mettetelo a rosolare con uno spicchio d’aglio  con poco olio. Mescolate di continuo per fargli assumere un bel colore.

  4. Aggiungete la pancetta tagliata a listerelle non troppo sottili e continuate la cottura, aggiungete il vino della marinatura, che nel frattempo avrà perso parte dell’alcol, e sfumate.

  5. Una volta evaporato il vino, aggiungete il brodo, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per un’ora e mezza circa, in base alla qualità  ed alle dimensioni del coniglio. Se durante la cottura la carne si asciugasse troppo, aggiungete un po’ di brodo.

  6. Portatelo in tavola con una bella polenta fumante.

Consigli

Se volete ulteriormente arricchire il piatto unite salsiccia di coniglio o di maiale in cottura. Se scegliete un coniglio intero nostrano i tempi di cottura si allungheranno perché le carni sono più robuste. Potete preparare il brodo di verdura semplice o aggiungere gli scarti del coniglio che poi filtrerete.

Conservazione

Una volta cotto il coniglio si conserva in frigorifero, chiuso ermeticamente per 2 giorni.

Impiattamento

Servite questo secondo piatto di carne di coniglio con polenta o purè di patate, se stagione invernale, oppure con un contorno di patate arrosto, o insalate di stagione.

Abbinamento

Per quanto riguarda i vini l’abbinamento ideale di questo piatto è con un rosso regionale come il Valcalepio, dal profumo intenso e dal sapore asciutto e molto armonico che ricorda quello dell'amarena.

Domande frequenti

Che brodo usare?

La tradizione vuole che si prepari un brodo con le ossa di scarto del coniglio intero. Se acquistate il coniglio a pezzi, preparate un classico brodo vegetale con cipolla, sedano e carote.

La marinata nel vino bianco o rosso?

Potete scegliere indistintamente, il rosso renderà la carne più aromatica.

Devo per forza marinarlo nel vino?

La ricetta originale la prevede, ma se volete evitare la marinatura, dovrete utilizzare una maggiore quantità di brodo in cottura.

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