Città che vai, cibo che trovi: 10 piatti estivi tutti italiani assolutamente da provare

Dalla caponata di melanzane al cacciucco alla livornese, 10 specialità estive che devi assaggiare se hai deciso di trascorrere le ferie in Italia.

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Fregola sarda con frutti di mare, un gustoso primo piatto della tradizione

Città che vai, cibo che trovi: uno dei piaceri più grandi delle vacanze è legato all’opportunità di visitare angoli d’Italia mai esplorati, o magari di tornarci se la prima volta ci hanno conquistato, e di approfittare del viaggio per assaggiare le ricette locali. Da Nord a Sud, ogni zona ha la sua specialità tipica, gustosa testimone della storia, delle tradizioni culinarie e dei sapori tipici del luogo che le ha dato i natali.
Se quest’anno, per le ferie, hai scelto come destinazione l’Italia, ecco 10 piatti estivi che devi assolutamente provare!

Trentino-Alto Adige: canederli

Gnocchi di pane raffermo e speck, serviti in brodo di carne o con burro fuso e parmigiano: se la meta delle tue vacanze è il Trentino-Alto Adige, tra le specialità che ti consigliamo di assaggiare ci sono i canederli alla tirolese. La ricetta tradizionale di questo piatto povero originario della Germania, dove i canederli sono conosciuti come knödel, prevede un impasto a base di pane e speck, ma nel tempo si sono diffuse anche varianti senza carne, come i canederli vegetariani e i canederli agli spinaci. In tutti i casi, una specialità deliziosa che renderà ancora più indimenticabile la tua vacanza.

Lombardia: minestrone freddo

Un minestrone d’estate? Sì, ma freddo! Tra i tanti piatti estivi che ti invitiamo ad assaggiare se per le vacanze hai scelto di visitare una città della Lombardia, insieme al risotto allo zafferano, all’ossobuco e alla cotoletta alla milanese c’è il minestrone freddo, preparato con verdure di stagione e arricchito con spezie e aromatiche. Un rimedio gustoso e refrigerante contro il caldo torrido, che al rientro potrai sperimentare anche a casa con la nostra ricetta del minestrone estivo di verdure fresche.

Veneto: sarde in saor

"Saor" è una parola veneta che significa "sapore" e che la dice lunga sulle tante sfumature di gusto che caratterizzano le sarde in saor, uno dei pilastri della cucina veneziana insieme al baccalà alla vicentina. Si tratta di sardine fritte in agrodolce marinate nel "saor", un condimento a base di cipolle cotte nell’aceto con pinoli e uvetta. La ricetta nasce nel Trecento del secolo scorso dall’abitudine dei marinai veneziani di conservare il pesce sulle navi in una miscela di cipolle e aceto durante i lunghi viaggi: questo metodo di conservazione, dettato dalla necessità, ha ispirato un piatto tradizionale tuttora amatissimo, che spesso viene servito con la polenta.

Liguria: capponadda

Tra i piatti semplici e gustosi della cucina ligure spicca la capponadda, o capponada, un’insalata di mare con tonno, acciughe e capperi. Una specialità fresca, senza cottura, che come le sarde in saor affonda le sue radici nella tradizione marinara ligure. Era, infatti, proprio il piatto che i marinai consumavano durante le lunghe traversate in mare al tempo della Repubblica di Genova. Non è un caso che l’ingrediente di base con cui si prepara siano le "gallette del marinaio", un tipo di pane secco, rotondo e schiacciato, perfetto da conservare a lungo sulle imbarcazioni, che veniva imbevuto di acqua e aceto, condito con aglio, olio, acciughe, olive e capperi e insaporito con filetti di pesce essiccato, il cosiddetto mosciame. Oggi la capponadda ligure si prepara con il mosciame di tonno, cioè il tarantello essiccato, quella parte di pesce che si trova lungo il ventre, tra l’ombelico e la pinna ventrale, talvolta sostituito con la ventresca. Una ricetta semplice ma gustosa, che nel tempo si è arricchita anche di altri ingredienti, come pomodori e uova sode.

Toscana: cacciucco alla livornese

Il cacciucco alla livornese è una zuppa di pesce e frutti di mare in umido servita con fette di pane abbrustolito. Un piatto unico che racchiude tutto il gusto e l’aroma del mare toscano e che testimonia la bontà della cucina povera e di recupero, perché si prepara con i pesci meno nobili e sfrutta anche gli scarti, come teste e lische, che danno ancora più sapore a questa specialità. Una ricetta antispreco assolutamente da provare.

Lazio: pollo in umido con i peperoni

Il pollo in umido con i peperoni, o pollo alla romana, è il simbolo del pranzo di Ferragosto a Roma e dintorni e una delle specialità da provare se quest’estate ti capita di visitare il Lazio: un piatto povero, di origine contadina, in cui la morbidezza della carne di pollo è esaltata dal gusto agrodolce del sugo di peperoni e pomodoro, un invito goloso e irresistibile a fare la scarpetta!

Campania: polpo alla Luciana

Il polpo del mare di Napoli incontra i pomodori San Marzano, le olive di Gaeta, i capperi e il prezzemolo: il risultato, saporitissimo, è il polpo alla Luciana, una specialità tradizionale napoletana che fonde in un unico piatto alcune delle eccellenze della gastronomia locale. La ricetta prende il nome dal rione Santa Lucia di Napoli, un antico borgo di marinai esperti nella pesca del polpo verace: se ti capita di visitare la città, non perderti assolutamente questo secondo piatto delizioso!

Puglia: tiella di riso, patate e cozze

La tiella di riso, patate e cozze, o tiella barese, è una delle specialità simbolo della città di Bari che fonde i sapori e le tradizioni locali. Un piatto unico nutriente e sostanzioso, cotto in forno, che ti conquisterà con il contrasto tra la morbidezza di cozze e riso e la croccantezza delle patate gratinate e del Pecorino grattugiato sulla superficie.

Sicilia: caponata di melanzane

La caponata di melanzane è un contorno tipico che non puoi non assaggiare se quest’estate visiterai la Sicilia. Ha dentro tutto il gusto e il profumo dell’estate grazie alla presenza delle melanzane fritte, ripassate in padella con una salsa agrodolce a base di zucchero e aceto, pomodoro, capperi e olive e aromatizzate con il basilico fresco. Un piatto che deve la sua bontà, oltre che alla ricetta della tradizione, anche al tipo di melanzana che in genere si utilizza per prepararlo, la violetta lunga palermitana, una varietà locale dalla forma allungata e dalla polpa molto soda che resta compatta durante la cottura.

Sardegna: fregola con le arselle

Tra i piatti estivi da provare in vacanza in Italia, se visiti la Sardegna, non può mancare la fregola con le arselle, cioè le vongole veraci, una delle specialità sarde più gustose. Questa pasta rustica a base di farina di semola, acqua e sale si compone di tanti piccoli chicchi tostati, simili al cous cous, anche se le "palline" che la caratterizzano sono più grandi, quindi più corpose da gustare. Si mangia sia asciutta, con il ragù di carne o di pesce, sia sotto forma di minestra ed è buona anche fredda, in insalata. La fregola con arselle, in dialetto fregula con cocciula, è uno dei primi piatti tipici della cucina sarda che valorizzano questa pasta tradizionale.

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