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43ma edizione della Sagra della Bruschetta

Dalla fine di settembre a novembre, sette comuni del Monte Amiata propongono una rassegna di appuntamenti dedicati ai prodotti tipici: castagne, funghi, olio e vino
Ecco #AmiatAutunno: tra gusto e tradizione
si viaggia in una Toscana ancora tutta da scoprire
Di paese in paese, per un’intera stagione, la montagna racconta le sue tradizioni e svela paesaggi mozzafiato all’insegna dell’enogastronomia

Un viaggio fatto di gusto e tradizione alla scoperta di una montagna tanto meravigliosa quanto ancora poco nota. E’ quanto propone #AmiatAutunno, la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata, che dalla fine di settembre agli inizi di novembre ogni fine settimana accende i riflettori sull’autenticità di paesi ancora a misura d’uomo e sulle tradizioni enogastronomiche che li rendono unici.
Castagne, funghi ma anche vino e olio diventano il fil rouge di un itinerario che attorno ai piaceri del palato riunisce ben sette comuni. Per un’intera stagione Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Santa Fiora e Seggiano offrono al visitatore un ricco programma di eventi dedicati ai frutti del Monte Amiata e ai prodotti di questa montagna sentita come una vera e propria madre che con i suoi fianchi prosperosi per secoli ha nutrito i suoi figli. E così grazie ad #AmiatAutunno le atmosfere del passato si mischiano con l’odore del fuoco e il vociare degli abitanti, che con immutato amore rinnovano gesti antichi, accendono i bracieri e preparano piatti prelibati.

E sarà l’olio il primo protagonista nel fine settimana del 24-25 settembre quando Montegiovi (comune di Castel del Piano) propone la “43° edizione della Sagra della Bruschetta”. In questa terra l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale e addirittura, come a premiare tanta dedizione le ha regalato una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che qui si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.

Sempre alla conoscenza dell’olio e in particolare agli oli di Olivastra Seggianese è dedicato il lavoro del Comune di Seggiano che attraverso la Fondazione “Le Radici di Seggiano” durante l’intera stagione autunnale, organizza percorsi di visite guidate al Museo dell’Olio Diffuso di Seggiano e degustazioni di oli di Olivastra Seggianese con metodo panel test.

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