Tutti i motivi per cui lo zafferano è la spezia più costosa al mondo

Lo zafferano è squisito, eppure in pochi possono permettersi un prodotto di ottima qualità. Ma, perché è la spezia più costosa al mondo? I motivi sono diversi e tutti giusti.

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Vecchia bilancia con fili di zafferano

Non è una casualità se lo zafferano viene chiamato anche "oro rosso": è la spezia più costosa al mondo. Parliamo di cifre davvero alte, che noi consumatori finali facciamo quasi fatica a immaginare perché i prodotti che acquistiamo al supermercato hanno un costo per lo più accessibile. Ma quali sono i motivi per cui il prezzo può arrivare fino a 60.000 euro al chilo?

Perché lo zafferano è la spezia più costosa al mondo?

Originario dell’Asia Minore, lo zafferano è arrivato in Italia intorno al XIV secolo e da quel momento è entrato di diritto in alcuni piatti della nostra tradizione gastronomica. Senza dubbio, quello più famoso è il risotto alla milanese, ma ci sono tante altre prelibatezze a dir poco gustose: dai malloreddus alla campidanese agli scampi alla busara, passando per gli arancini di riso.

Ricette a parte, in questa sede vogliamo analizzare un altro aspetto: il prezzo a dir poco esorbitante. Lo zafferano, infatti, è la spezia più cara al mondo, tanto che può arrivare a costare 60.000 euro al chilo. Generalmente, i consumatori che acquistano prodotti ‘industriali’ non si rendono conto di quanto sia lussuosa perché le bustine pesano circa 0,16 grammi.

I motivi per cui costa così tanto sono diversi, ma hanno tutti a che fare con la coltivazione e la lavorazione della pianta, processi che comprendono la raccolta, l’essiccazione, la conservazione e lo stoccaggio. In termini pratici, alcuni numeri aiutano a comprendere ancora meglio il suo pregio: per produrre un chilo di zafferano possono servire fino a 150.000 fiori, che devono essere raccolti obbligatoriamente a mano impiegando circa 500 ore di lavoro concentrate in 20 giorni.

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Fili di zafferano con fiore sullo sfondo

Come si ottiene la spezia?

Lo zafferano si ottiene a partire dal fiore, chiamato in termini tecnici Crocus Sativus, che sboccia in un solo periodo, tra ottobre e novembre. La raccolta, che avviene esclusivamente a mano, dura circa un mese e mezzo e si può compiere soltanto la mattina molto presto, possibilmente all’alba, prima dell’apertura dei petali.

Successivamente, gli stimmi vengono separati dal resto del fiore – processo molto delicato – e poi vengono messi ad essiccare. Attenzione, perché anche questa fase è estremamente complicata, in quanto umidità e temperatura del luogo di essiccazione devono essere monitorati costantemente. Secondo le stime, durate questo passaggio si perde circa l’80% del peso del prodotto. Infine, gli stimmi devono riposare un altro mese ancora prima di essere consumati.

Quanto costa?

Il prezzo dello zafferano è variabile, ma sempre alto. Come già sottolineato, un prodotto interamente artigianale può arrivare a costare fino a 60mila euro al chilo, ma le ‘bustine’ che troviamo in vendita al supermercato sono molto più economiche. In media, parliamo di 7.000 euro al chilo, ma è doveroso sottolineare che, nella maggior parte dei casi, si tratta di un prodotto di scarsissima qualità. Generalmente, una spezia artigianale di buona qualità non costa mai meno di 20.000 euro al chilo.

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