Frutta sciroppata: che proprietà ha e perché non può sostituire la frutta fresca

Dolce e golosa, la frutta sciroppata è ricca di zuccheri e, a differenza di quella fresca, va consumata con moderazione. Scopri proprietà e ricette.

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La frutta sciroppata è spesso considerata un’alternativa alla frutta fresca, rispetto alla quale ha il vantaggio di rendere tutte le varietà di frutta sempre disponibili, anche quando non sono di stagione, già sbucciate e comode da consumare. Ma è davvero così? Purtroppo no. La frutta sciroppata non può sostituire la frutta fresca perché lo sciroppo aggiunge dolcezza ma anche zuccheri e fa aumentare l’apporto calorico, mentre il processo di preparazione la rende meno nutriente. Più che come alternativa alla frutta fresca, quindi, è preferibile gustarla come dessert genuino e usarla come ingrediente per ricette sia dolci che salate, ma sempre con moderazione. Conosciamo meglio la frutta sciroppata e scopriamo come si preparacome consumarla e quali sono le sue proprietà nutrizionali e le specialità che la vedono protagonista in cucina.

Cos’è la frutta sciroppata

La frutta sciroppata si ottiene facendo bollire la frutta fresca in uno sciroppo a base di acqua e zucchero e distribuendo il tutto in vasetti che, una volta chiusi, vengono sottoposti a un trattamento termico ad alte temperature per rendere la frutta sterile e favorirne la conservazione. Generalmente, per prepararla si utilizza frutta sbucciata e tagliata a metà, a fette o a pezzi, ma è possibile anche usarla intera, come nel caso dei fichi sciroppati. La frutta, inoltre, può essere preventivamente scottata per agevolare la procedura di sbucciatura, per esempio nel caso di frutti con la buccia molto sottile come le pesche. La bollitura e il successivo trattamento di sterilizzazione sottopongono la frutta e temperature molto alte che la privano di una parte dei suoi nutrienti e, insieme all’aggiunta di zuccheri, modificano in modo sostanziale il suo profilo nutrizionale.

Frutta sciroppata e frutta fresca: le differenze nutrizionali

La frutta sciroppata, rispetto a quella fresca, si caratterizza per una concentrazione di zuccheri semplici molto elevata e notevolmente più alta in confronto alla quantità di zuccheri naturalmente presenti nella frutta. Gli zuccheri aggiunti si traducono in un significativo aumento del contenuto calorico, che può arrivare anche a raddoppiare. Ecco qualche esempio:

  • 100 grammi di pesche fresche senza buccia forniscono 30 calorie e circa 6 grammi di zuccheri, la stessa quantità di pesche sciroppate apporta 56 calorie e 14 grammi di zuccheri;
  • 100 grammi di ananas fresco hanno 42 calorie e 10 g di zuccheri, la versione sciroppata del frutto contiene 66 calorie e quasi 17 grammi di zuccheri.

Come anticipato, inoltre, la frutta sciroppata subisce una sensibile perdita di micronutrienti, in particolare delle vitamine termolabili, come la vitamina C, e delle sostanze antiossidanti, come i polifenoli, che si degradano con il calore della lavorazione. Il contenuto di fibre rimane invariato e la frutta sciroppata è priva di grassi come la frutta fresca di origine. Nell’insieme, tuttavia, si tratta di un prodotto che, per quanto simile nell’aspetto, dal punto di vista nutrizionale è completamente diverso, quindi non può essere considerato un’alternativa alla frutta fresca e richiede qualche cautela in più nel consumo.

Frutta sciroppata: consigli di consumo

Le principali linee guida per una sana alimentazione raccomandano di mangiare ogni giorno almeno 5 porzioni tra verdura e frutta, importante fonte di acqua e micronutrienti. Questo consiglio, tuttavia, non si applica alla frutta sciroppata, che essendo un alimento cotto, fortemente zuccherino e molto calorico è più assimilabile a un dessert magro – perché è dolce e non contiene grassi – che alla frutta fresca. È bene, quindi, consumarla occasionalmente e in quantità moderate, evitando di mangiarla abitualmente come spuntino o a fine pasto.

Per la ricchezza di zuccheri, inoltre, la frutta sciroppata è sconsigliata alle persone con diabete, in caso di sovrappeso e obesità e a chi sta seguendo una dieta ipocalorica per dimagrire. All’interno di un’alimentazione normocalorica, invece, più che un sostituto della frutta deve essere considerata un’alternativa al dessert e portata in tavola nelle porzioni e nelle frequenze di consumo raccomandate per i dolci: è consigliabile non mangiare la frutta sciroppata tutti i giorni e limitarne le quantità, per  evitare un eccessivo carico calorico e contenere l’assunzione di zuccheri, che in caso di consumo eccessivo mettono a rischio la salute e la linea. Meglio, infine, consumare la frutta sciroppata da sola e non abbinarla a gelati, creme e biscotti, che ne farebbero aumentare ulteriormente l’apporto calorico, oppure accompagnarla con uno yogurt magro, più leggero. Insomma, se stai cercando un’alleata per mangiare più frutta, la soluzione non è inserire nella tua dieta qualche porzione di frutta sciroppata ma, piuttosto, aumentare le porzioni di frutta fresca: leggi i nostri consigli pratici per riuscirci!

Qualche accortezza è utile anche nell’acquisto della frutta sciroppata: quando la compri, leggi l’etichetta per scegliere i prodotti più genuini. Una buona frutta sciroppata dovrebbe contenere solo frutta, acqua, zucchero (che può essere sostituito con succo di mela, succo d’uva o sciroppo di glucosio oppure fruttosio) e eventualmente succo di limone o acido ascorbico. È importante prestare attenzione anche all’aspetto: la frutta dovrebbe avere un colore omogeneo, apparire soda e compatta e non si sfaldarsi, perché questi elementi sono il segnale che per preparare la frutta sciroppata sono stati selezionati frutti al giusto grado di maturazione (scarsa o media), integri e privi di ammaccature.

Frutta sciroppata: usi in cucina e ricette

L’invito alla moderazione si applica alla frutta sciroppata sia consumata tal quale che usata come ingrediente nelle ricette. Sono molti, infatti, i piatti in cui può essere usata, a cominciare da classici della tradizione come le zeppole di San Giuseppe, guarnite con crema e amarene sciroppate. La frutta sciroppata è ottima per farcire o guarnire torte e crostate, come la crostata alle pesche sciroppate, la torta capovolta all’ananas e la torta di carote farcita, e come ingrediente per sorbetti e gelati, come nel nostro sorbetto allo cherry brandy, ma si presta anche alla realizzazione di specialità salate, come il nostro pollo farcito, in cui dà vita a originali accostamenti di sapore.

Naturalmente, se ti va puoi preparare la frutta sciroppata fatta in casa: questa soluzione ti permette di personalizzare la ricetta come vuoi, per esempio di arricchirla con spezie ed erbe aromatiche e di ridurre la quantità di zuccheri aggiunti per una variante più salutare. Prova i nostri spicchi di arance sciroppati.

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