Riso in cagnone
- DIFFICOLTÀ: Facile
- ABBINAMENTO: Alto Adige DOC Pinot Grigio
- COSTO: Economico
- CUCINA REGIONALE: Piemonte
- DOSI PER: 4 Persone
- CALORIE: -
- TEMPO: 10 min di preparazione30 min di cottura
Il riso in cagnone è un piatto che affonda le sue radici nelle tradizioni culinarie del Norditalia, in particolare tra Piemonte e Lombardia. Questa pietanza, semplice ma ricca di sapore, era un tempo il pasto caldo che accoglieva i contadini al termine di una lunga giornata nei campi.
Il suo nome curioso deriva dal termine dialettale “cagnun“, che si riferisce al condimento ricco e saporito che avvolge il riso. Nonostante la sua semplicità, il riso in cagnone non è affatto un banale riso in bianco; è un’esplosione di gusto grazie all’uso generoso di burro, toma grattugiata e salvia. Questi ingredienti, facilmente reperibili, rendono il piatto perfetto per una cena invernale, magari dopo una giornata passata sulla neve.
La ricetta tradizionale del riso in cagnone piemontese prevede che il riso venga cotto in acqua bollente e poi condito, creando una consistenza cremosa che non richiede mantecatura. Tuttavia, come molte ricette regionali, anche questa ha le sue varianti: alcuni aggiungono altre erbe aromatiche, mentre altri arricchiscono il piatto con pasta di salame o ragù. Questo piatto versatile invita alla personalizzazione, permettendo a chiunque di adattarlo ai propri gusti.
Scopriamo insieme come preparare il riso in cagnone, una ricetta facile e veloce che conquisterà il palato di tutti.
Ingredienti
- Riso Arborio 320 g
- Burro 40 g
- Toma 200 g
- Salvia 8 foglie
- Sale q.b.
Preparazione
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Lessate il riso in abbondante acqua salata fino a quando sarà al dente. Scolatelo bene e tenetelo da parte, mantenendolo al caldo.
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In un piccolo tegame, sciogliete il burro a bagnomaria. Aggiungete le foglie di salvia e lasciatele dorare senza farle bruciare.
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Togliete il tegame dal fuoco non appena la salvia sarà ben dorata.
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Disponete il riso su un piatto da portata. Cospargetelo con la toma grattugiata.
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Versate sopra il burro caldo aromatizzato alla salvia, distribuendolo uniformemente.
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Servite immediatamente il vostro riso in cagnone ben caldo.
Consigli
Per un tocco personale, potete sostituire la salvia con altre erbe aromatiche come il rosmarino o il timo. Se desiderate un sapore ancora più deciso, provate ad aggiungere un pizzico di pepe nero o una spolverata di noce moscata. Per una variante più ricca, considerate l'aggiunta di pasta di salame o un cucchiaio di ragù. Ricordate che il riso in cagnone è un piatto che si presta a molte interpretazioni, quindi sentitevi liberi di sperimentare.
Conservazione
Il riso in cagnone è migliore se consumato subito, ma può essere conservato in frigorifero per un giorno, chiuso in un contenitore ermetico. Quando lo riscaldate, aggiungete un po' di burro per ridare cremosità al piatto. Evitate di congelarlo, poiché la consistenza del riso potrebbe risentirne.
Impiattamento
Per un impiattamento elegante, utilizzate piatti fondi e guarnite con qualche foglia di salvia fresca. Potete anche aggiungere una spolverata di toma grattugiata extra per un effetto visivo invitante. Un filo di burro fuso appena prima di servire darà un tocco finale lucido e appetitoso.
Abbinamento
Il riso in cagnone si abbina perfettamente con un bicchiere di Alto Adige DOC Pinot Grigio. Questo vino bianco, con le sue note fresche e fruttate, bilancia la ricchezza del burro e della toma, esaltando i sapori del piatto senza sovrastarli.
Domande frequenti
Posso usare un altro tipo di formaggio al posto della toma?
Sì, potete sostituire la toma con un formaggio a vostra scelta, come il Parmigiano Reggiano o il Grana Padano, per un sapore diverso.
Qual è il miglior tipo di riso da utilizzare?
Il riso Arborio è ideale per questa ricetta grazie alla sua capacità di mantenere la cottura al dente e assorbire bene i sapori.
È possibile preparare il riso in cagnone in anticipo?
È preferibile prepararlo e servirlo subito per apprezzarne al meglio la cremosità e il sapore. Tuttavia, potete cuocere il riso in anticipo e riscaldarlo poco prima di servire, aggiungendo il burro e la salvia all'ultimo momento.