Dietro ai tortellini c'è una storia sensuale che devi assolutamente conoscere
I tortellini sono "donna": a raccontarlo è la storia sensuale nascosta dietro alla loro invenzione, avvenuta per mano di un oste "guardone".
Tutti conoscono la bontà dei tortellini, ma in pochi sanno che questa pasta fresca made in Emilia Romagna ha una storia piuttosto sensuale ‘da raccontare’. Sembra, infatti, che un oste li abbia creati dopo aver spiato una bellissima donna dalle forme perfette. In particolare, si è lasciato ispirare da una parte del suo corpo.
- La storia sensuale dei tortellini
- Il tortellino e la magia dell'ombelico
- Le nostre ricette coi tortellini
La storia sensuale dei tortellini
Da tempo immemore, l’origine dei tortellini viene contesa tra Modena, Bologna e Castelfranco Emilia. Difficile stabilire dove sono nati, sicuramente in Emilia, eppure quasi tutti concordano sulla storia sensuale che si nasconde dietro il loro debutto sulle tavole degli italiani. Secondo una leggenda, una sera in una locanda di Castelfranco Emilia arrivò una bellissima nobildonna che chiese di pernottare dopo un lungo viaggio.
L’oste, ammaliato dalla sua bellezza, l’accompagnò in stanza e poi rimase a spiarla dal buco della serratura. Le forme perfette della donna lo lasciarono senza parole, tanto che tornò in cucina e ricreò il suo ombelico con la pasta fresca dando così vita al tortellino.
Un’altra leggenda, pressoché simile alla precedente ma con alcuni dettagli differenti, identifica la nobildonna con Venere. Durante la guerra tra Modena e Bologna a causa della "Secchia rapita", Venere, Bacco e Marte andarono in aiuto agli abitanti della Ghirlandina e trovarono ristoro presso una locanda.
Il mattino seguente, Marte e Bacco si avventurarono in città, lasciando dormire Venere. Quest’ultima, appena ridestata dal lungo sonno, chiamò l’oste per fargli una richiesta. Venere aveva l’ombelico in bella vista e l’uomo venne rapito dalla sua perfezione, tanto che corse in cucina e lo ricreò utilizzando la pasta fresca.
Il tortellino e la magia dell’ombelico
Che a ispirare il tortellino sia stata una nobildonna o Venere, una cosa non cambia: è stato creato prendendo ispirazione dall’ombelico perfetto di una donna. In effetti, la somiglianza c’è, ma bisogna ammettere che difficilmente a primo acchito si paragonerebbe questa parte del corpo alla pasta fresca.
In ogni modo, i primi riferimenti storici e letterari riferiti ai tortellini compaiono già a partire dai primi anni del 1300, ma solo nel 1904 diventano famosi in ogni angolo del globo. Il merito è dei fratelli emiliani Bartani che, partecipando a una fiera di Los Angeles, illustrarono sia la preparazione che il metodo di conservazione.
Bisogna attendere ancora qualche anno, però, per ottenere un riconoscimento ancora più importante. Il 7 dicembre 1974, la Dotta Confraternita del Tortellino registra la ricetta del tortellino in brodo presso la Camera di Commercio di Bologna. Oggi esistono mille modi per preparare questa pasta fresca, ma la preparazione originaria voleva e continua a volere un solo condimento: il brodo di carne di manzo e gallina ruspante.
Un’ultima precisazione è d’obbligo: il tortellino non va confuso con il cappelletto, che è Romagnolo, ha dimensioni maggiori e può avere ripieni differenti, sia di carne che di formaggio. I tortellini originali non devono superare i tre centimetri di diametro, così da riuscire a raccoglierne più di uno in una sola cucchiaiata.
Le nostre ricette coi tortellini
- Tortellini con crema di parmigiano
- Tortellini alla panna e prosciutto
- Tortellini al ripieno di melanzana e salsiccia
- Tortellini vegani di patate e funghi porcini
- Tortellini in brodo alla modenese