Perché la pizza è rotonda: storia e ragioni di una forma diventata tradizione
La pizza è sempre stata rotonda e continuerà ad avere questa forma fino alla fine dei suoi giorni perché nella sua sagoma è racchiuso tutto il suo successo.
La pizza al piatto è rotonda, su questo non si discute, ma sapete perché non ha mai cambiato forma fin dalla sua nascita? Magari a San Valentino o in altre particolari occasioni, i pizzaioli improvvisano cuori o altre sagome, ma nessuno si distanzia mai così tanto dall’iconica "tonda" e i motivi sono diversi, uno perfino scientifico.
La pizza dalle origini a oggi
Anche se la pizza non è il piatto più amato al mondo (si è classificata ‘solo’ al secondo posto), è pressoché impossibile trovare una persona che ne sia disgustata. Può accadere con ogni pietanza, ma non con sua maestà la margherita. Tralasciando gli apprezzamenti che riscuote in ogni angolo del globo, le prime focacce venivano prodotte già ai tempi degli egizi, dei greci e dei romani.
Cotte quasi sempre su pietre roventi, queste pizzette erano rotonde e piuttosto sottili, in quanto utilizzate come base per altre pietanze. Già all’epoca, quindi, avevano una forma tonda, ma non scaviamo troppo e proseguiamo con la storia. Per arrivare alla pizza come la conosciamo oggi dobbiamo fare un salto temporale fino al XVIII/XIX secolo, nella meravigliosa Napoli.
È nella cittadina ai piedi del Vesuvio che, nel 1889, è nata la famosa pizza Margherita, in onore della Regina Margherita di Savoia. Con il passare del tempo le preparazioni si sono evolute, sia per quel che riguarda gli impasti che gli ingredienti, ma una cosa non è mai cambiata: la forma tonda. Ci sono diversi motivi per cui nessun pizzaiolo, se non quei pochi che hanno sposato la filosofia gourmet, ha mai deciso di modificare il suo aspetto.
Perché la pizza è tonda?
La pizza è rotonda per diversi motivi, in primis per una questione di cottura. La forma tonda, infatti, consente una distribuzione uniforme del calore. Specialmente nei forni a legna, la temperatura si diffonde facilmente su una superficie circolare, permettendo una cottura veloce e, allo stesso tempo, omogenea. Questo consente di non far bruciare i bordi e non far rimanere cruda la parte centrale.
La forma rotonda, però, è un vantaggio pure per i pizzaioli e qui entra in gioco la fisica. Quando l’impasto viene lavorato, infatti, tende verso la circolarità a causa della distribuzione uniforme delle forze durante la manipolazione. Inoltre, questa ‘sagoma’ permette di ottenere uno spessore sempre uguale, fondamentale per una cottura omogenea, e può essere spostata facilmente dal piano di lavoro al forno.
Come se non bastasse, la forma tonda facilita l’espansione dell’impasto, sia durante la lievitazione che nel corso della cottura in forno. Insomma, l’aspetto della pizza non è casuale e dietro ci sono pure motivi che hanno a che fare con la socialità.
La socialità della pizza
Per noi italiani, ma anche per tanti altri abitanti di questo strano mondo, la pizza è strettamente collegata al divertimento, alla convivialità, alle serate spensierate. E anche in questo caso, strano ma vero, la forma rotonda ha giocato un ruolo importante. Che siano margherite, capricciose o quattro stagioni poco importa, sono piatti da condividere.
Una pizza tonda può essere tagliata in fette uguali, quindi rappresenta il pasto della condivisione per eccellenza. Poi, visto che viviamo in un’epoca social che più social non si può, non esiste prelibatezza più instagrammabile e acchiappa like. Chiara Ferragni docet: è riuscita ad accumulare infiniti ‘mi piace’ mangiando lo spicchio di una pizza ancora intera.