Superstizioni da tavola: cosa evitare assolutamente la notte di Capodanno

Non solo cibi porta fortuna, a Capodanno ci sono degli alimenti che portano sfortuna: se non si vuole sfidare la sorte, è vietato portarli in tavola.

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Deliziosi frutti di mare e crostacei

Sappiamo tutti, o quasi, cosa mangiare a Capodanno per avere un pizzico di fortuna in più, ma pochi sanno che ci sono dei cibi che non bisogna assolutamente portare in tavola se non si vogliono vivere 365 giorni di incubi e iettature. Se non sapete cosa non si deve consumare il 31 dicembre, aprite bene le orecchie, anche se la scaramanzia non fa parte del vostro vivere quotidiano. D’altronde, tentar non nuoce.

Cosa non si deve mangiare a Capodanno?

Dai 12 chicchi d’uva alle lenticchie, passando per il cotechino: quante volte avete sentito dire che portano fortuna a Capodanno? Sicuramente, siete cresciuti con queste credenze popolari, ma quasi nessuno può dire di avere le stesse conoscenze per quel che riguarda la iella. Ebbene, come "esistono" alimenti legati alla buona sorte, ne esistono altri che tanto benevoli non sono.

Non bisogna essere particolarmente scaramantici per credere in queste tradizioni: sfidiamo chiunque a dire che, almeno una volta nella vita, non abbia creduto alla magia del 31 dicembre. Magari avete rotto qualche piatto, mangiato 12 chicchi d’uva o un cucchiaio di lenticchie, oppure avete fatto perfino gli scongiuri se l’1 gennaio la prima persona incontrata è stato un prete o un bambino, ma siamo pronti a scommettere che avete quasi sempre ignorato le usanze sul cibo da non portare in tavola a Capodanno.

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Piatto di pesce con gamberi e aragoste su tavola con candele

Gamberi, aragoste e granchi

Anche se sono molto gettonati nei menù dei cenoni del 31 dicembre, i gamberi, le aragoste e i granchi sono tra i cibi che non si devono assolutamente mangiare a Capodanno. Secondo la tradizione, sono di malaugurio perché questi crostacei camminano all’indietro. Ergo, consumarli l’ultimo giorno dell’anno equivale a rimanere ancorati al passato, o peggio ancora tornare indietro.

Non ci sono eccezioni, in qualunque modo vengano cucinati, gamberi, aragoste e granchi non devono "partecipare" al banchetto di Capodanno. Se siete invitati a una cena, oppure partecipate a un veglione che li prevede nel menù, l’unica cosa da fare è saltare la portata. Ovviamente, solo se non volete sfidare la sorte.

Occhio al pollo e ai volatili

Le tradizioni non si discutono, un po’ come la fede, quindi se credete alla fortuna/sfortuna, a Capodanno evitate di mangiare il pollo e tutti gli altri volatili. Il motivo si intuisce facilmente: essendo animali dotati di ali, si rischia che la buona sorte voli presso altri lidi. Insomma, tutto ciò che di bello state desiderando per l’anno nuovo vi sfuggirà dalle mani senza che ve ne accorgiate.

Vale la pena, per un peccato di gola, rinunciare a 365 giorni di serenità, sogni e chi più ne ha ne metta? La decisione sta a voi, o allo chef di turno.

Pane e vino: attenzione al "rovescio"

Il pane e il vino sono ammessi, anzi sono caldamente consigliati, ma dovete prestare massima attenzione ai movimenti, vostri o dei commensali. Come in tutti gli altri giorni dell’anno, pure a Capodanno il pane capovolto è uno "sfregio": simboleggia il corpo di Cristo e metterlo rovesciato è un gesto offensivo. Come se non bastasse, la tradizione vuole che mettendolo "a testa in giù" si faccia cadere la Madonna dalla sedia, causando sofferenza all’anima di un parente defunto che si trova ancora in Purgatorio.

Attenzione a non rovesciare il vino sulla tavola o a servirlo con la sinistra. Se negli altri periodi dell’anno qualche goccia porta fortuna, a Capodanno la situazione è completamente diversa. Versarlo con la mano sinistra, invece, è considerato un atto impuro perché era questo l’arto che, fino al Seicento, era riservato all’igiene intima. In ogni modo, che sia il pane o il nettare di Bacco, occhio ai movimenti, eviterete sfighe varie ed eventuali.

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