Cibo bio? Ecco come sceglierlo

Una guida pratica e veloce all'acquisto consapevole. Perché bio non vuol dire per forza salutare

Così naturale, così chic

Sarà perché contagiati da una moda dilagante, sarà per una scelta ponderata e consapevole, fatto sta che sono sempre di più gli italiani che si convertono al cibo biologico. Larga parte, in questa tendenza crescente, ce l’hanno avuta i recenti scandali alimentari che hanno coinvolto alcuni alimenti in commercio: dal ragù di carne di cavallo ai pomodori in scatola provenienti da aree agricole contaminate.

I prodotti a marchio biologico: come riconoscerli

Contraddistinti dal classico simbolo della fogliolina di basilico circondata dalle stelline della Cee, i prodotti a marchio bio seguono una serie di normative restrittive che garantiscono la mancanza di residui di sostanze chimiche (come i pesticidi), maggiori controlli e una qualità più alta del prodotto. Inoltre, frutta e ortaggi bio, provenendo da terreni non impoveriti dall’agricoltura intensiva, risultano essere molto più ricchi di antiossidanti e minerali essenziali.

Ma il complesso dei prodotti bio comprende anche cereali e farine (da cui pane e prodotti da forno), latte e derivati, uova, salumi o miele, ottenuti sempre in condizioni di basso dosaggio di conservanti e sostanze chimiche.

Bio vuol dire salutare?

Spesso ci si fa scudo dell’etichetta bio per comprare prodotti si, privi di sostanze chimiche dannose, ma non esattamente "sani". Come biscotti, snack, merendine a base di farine raffinate, che spesso sono ricchi di zucchero e contengono olio di palma, meno caro di altri oli vegetali ma potenzialmente  nocivo per la salute. Meglio lasciare da parte anche cibi che sull’etichetta riportano la scritta generica "grassi vegetali" o "olio vegetale", perché non è specificata la tipologia di olio utilizzata.

Dove acquistare i prodotti bio

Nella  maggior parte delle città italiane nei supermercati esistono degli scomparti dedicati ai prodotti bio. Un altro modo per fare una spesa  "organica" è affidarsi ai gruppi di acquisto solidale (G.A.S.), un modo alternativo di fare la spesa collaborando con amici, parenti o semplici conoscenti.

 

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