Spaghetti “a vongole”, diatriba sulla ricetta originale: ecco chi l'ha inventati

Gli spaghetti "a vongole" sono nati in Campania, Sicilia o in Liguria? Il dialogo è aperto, ma sulla versione "fujute" non ci sono dubbi.

Pubblicato:

Spaghetti alle vongole con aglio, prezzemolo e peperoncino

Gli spaghetti alle vongole, o "a vongole", fanno parte della tradizione gastronomica italiana, specialmente delle località di mare. Ma vi siete mai chiesti chi sia l’inventore di questa ricetta tanto semplice quanto squisita? È difficile, se non impossibile, individuare il ‘padre’, ma vi anticipiamo che la versione "fujute" è attribuita all’indimenticato Eduardo De Filippo.

Chi ha inventato gli spaghetti "a vongole"

È impossibile trovare qualcuno a cui non piacciano gli spaghetti alle vongole. Perfino i bambini, di solito poco attratti dai primi conditi con il pesce, impazziscono per questa ricetta. Oggi si consuma in tutta Italia, ma resta una specialità delle località costiere. Ricostruire la storia di questa prelibatezza non è così semplice, visto che le fonti sono scarse e spesso contraddittorie.

Insomma, è difficile stabilire il confine tra verità e leggenda, ma possiamo comunque inquadrare il momento in cui gli spaghetti "a vongole" sono comparsi sulle tavole degli italiani. Considerando che il Belpaese ha iniziato a consumare la pasta secca a partire dal Seicento, mentre i molluschi si mangiavano già nel periodo greco-romano, possiamo ipotizzare che questo primo piatto sia stato inventato tra il finire del 1600 e l’inizio del 1700.

Impossibile stabilire la paternità di questa prelibatezza, ma potremmo comunque azzardare citando tre regioni italiane: Campania, Sicilia e Liguria. Il motivo è presto detto: erano le zone più ricche di pastifici e dedite ai traffici commerciali marini.

Spaghetti alle vongole con aglio, prezzemolo e peperoncino

La tradizione napoletana degli spaghetti "a vongole"

Anche se non siamo in grado di stabilire con certezza il nome o almeno la zona in cui è nato il primo piatto, c’è una regione che ne rivendica la paternità: la Campania. Secondo la leggenda, il primo a gustare gli spaghetti alle vongole è stato Ferdinando IV di Borbone, monarca del Regno di Napoli, alla vigilia di Natale del 1762.

Il sovrano ha amato talmente tanto il piatto da renderlo popolare. Non solo, ancora oggi in tutta la Campania non si festeggia il 24 dicembre senza portare in tavola il primo a base del gustoso mollusco. Secondo un’altra teoria, gli spaghetti alle vongole sono nati prendendo ispirazione dai vermicelli all’aglio con le vongole, descritti per la prima volta nel 1837 da Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, nel celebre libro Cucina teorico-pratica. Mentre le origini della ricetta sono incerte, su un dato sembrano tutti concordi: tra gli ingredienti non c’è la passata di pomodoro, al massimo qualche pomodorino giusto per dare un tocco di colore al sughetto.

cottura vongole (clams)

Spaghetti alle vongole "fujute": l’invenzione di Eduardo De Filippo

Discorso completamente diverso per gli spaghetti alle vongole "fujute" inventati dall’indimenticato Eduardo De Filippo nel 1947. Ovviamente, anche in questo caso ci si aggrappa a una leggenda, ma ci sentiamo di darla per buona. Questa storiella assai particolare racconta che l’attore e regista, dopo uno spettacolo, tornò a casa affamato. In dispensa trovò soltanto una confezione di spaghetti, prezzemolo, aglio, peperoncino e pomodorini e si arrangiò.

Nonostante i pochi ingredienti, Eduardo riuscì a consumare un piatto ottimo, tanto che il giorno dopo lo decantò alla sorella descrivendolo come spaghetti alle "fujute", ossia scappate. In che senso? Semplice: mettendo tanto prezzemolo, De Filippo ha avuto l’impressione che i molluschi fossero veramente presenti. Insomma, un’illusione ha dato vita a una ricetta che ancora oggi tante persone, in Campania e non, replicano con piacere.

Trascorsi i due minuti togliete dal fuoco, aggiungete prezzemolo tritato e condite con la salsa ottenuta gli spaghetti cotti al dente.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963