Conclave: ecco cosa mangiano i Cardinali e le regole che devono rispettare

Scopriamo cosa mangiano i cardinali durante il conclave e quali rigide regole alimentari devono rispettare.

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Dopo la morte di Papa Francesco e i funerali di Stato, il mondo intero è in fermento per il Conclave. Sia i fedeli che coloro che non hanno fede sono curiosi di scoprire il nome del nuovo pontefice, tanto che è stato inaugurato pure il FantaPapa. In attesa della fumata bianca, scopriamo cosa mangiano i cardinali durante la reclusione nella Cappella Sistina e quali regole ferree sono chiamati a rispettare.

La dieta dei cardinali durante il Conclave

I cardinali che hanno diritto a eleggere il nuovo Papa si riuniranno in conclave all’interno della Cappella Sistina mercoledì 7 maggio 2025. Tutti i religiosi, così come le altre persone che graviteranno nella Cappella Sistina (medici, camerieri, cuochi), saranno chiamati a prestare il cosiddetto giuramento di riservatezza. Insomma, il modus operandi è sempre lo stesso: tutto ciò che accade in Vaticano resta in Vaticano. Una domanda, però, sorge spontanea: cosa mangiano i cardinali durante la reclusione?

Visto che hanno un compito molto importante e il Conclave potrebbe durare giorni, i religiosi devono seguire una dieta particolare, che dia loro la giusta energia ma che non vada ad appesantirli eccessivamente. A stabilire le nuove regole è stato lo stesso Papa Francesco, che si è ispirato alla sua alimentazione. La colazione è leggera, a base di caffè, tè e marmellata. Il pranzo è il pasto principale ed è composto da pasta o riso, carne bianca o pesce, pane, verdura e frutta. Gli ortaggi, neanche a dirlo, vengono raccolti negli orti vaticani.

I cardinali che amano mangiare devono approfittare del pranzo, visto che la cena è frugale, molto più rapida e semplice. Se la clausura del Conclave proseguirà fino a domenica, i religiosi possono ambire a un dolce da forno e un bicchiere di vino. Sono banditi tutti gli altri alcolici, anche se secondo una vecchia leggenda in passato qualcuno è stato pizzicato con una bottiglia di cognac in valigia. Ovviamente, a nessuno è concesso di ricevere cibo da fuori, in quanto potrebbe contenere messaggi nascosti.

Conclave: chi cucina per i cardinali

La dieta dei cardinali che si riuniscono per il Conclave non è sempre stata questa. Inizialmente, infatti, era molto più ricca e sontuosa. A cambiare le cose è stato Papa Gregorio X che, per essere eletto, ha dovuto aspettare tre anni, dal 1268 al 1271. Il pontefice, che prese il posto di Papa Clemente IV, ebbe il dubbio che i religiosi approfittassero della situazione per vivere nel lusso e a pancia piena.

Così, Gregorio X cambiò le regole del soggiorno in Vaticano, garantendo ai cardinali elettori un solo piatto per pasto se non si arrivava al verdetto in tre giorni. Poi, se dopo otto giorni non giungeva la fumata bianca venivano tenuti a pane, vino e acqua. Ovviamente, negli anni successivi si tornò nuovamente al lusso più sfrenato, come ai tempi di Papa Giulio III, tra il 1549 e il 1550, quando i religiosi avevano un menù di quattro portate, tra cui compariva il celebre timballo del cardinale.

Prelibatezze culinarie a parte, chi si occupa della cucina? Un tempo erano monache e monaci, mentre oggi sono laici, sia i cuochi che il personale di ristoro, che lavorano già a San Pietro. Anche se sono persone di fiducia, sono chiamate a firmare un documento di segretezza e non possono parlare con gli elettori se non per questioni che riguardano il servizio. Inoltre, per tutta la durata del Conclave non hanno alcun contatto con il mondo esterno e non devono utilizzare smartphone, tablet e dispositivi simili. Possono uscire dalla Cappella Sistina solo se autorizzati e sotto stretta sorveglianza delle guardie vaticane.

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