Come scegliere l'anguria più dolce: 5 trucchi infallibili

Per scegliere l'anguria più dolce basta mettere in pratica 5 trucchi infallibili: ecco come fare l'acquisto migliore dell'estate.

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Anguria tagliata a metà

La bella stagione fa rima con cocomero, ma riuscire a beccarne uno che abbia un gusto davvero soddisfacente è un terno al lotto. Eppure, ci sono alcuni trucchi che, se seguiti alla lettera, consentono di portare in tavola l’anguria più dolce che ci sia. Non parliamo di magheggi, sia chiaro, ma di semplici accorgimenti da tenere bene a mente al momento dell’acquisto.

Trucchi semplici per scegliere l’anguria più dolce

Quando il sole picchia e le temperature si fanno irrespirabili non c’è niente di meglio che gustarsi una bella fetta di anguria fresca. Per qualcuno è il rito per eccellenza dell’estate, eppure non sempre si riesce a portare a casa un cocomero dolce, con la polpa succosa e rossa al punto giusto. Eppure, come ci insegnano i vecchi consigli della nonna, ci sono alcuni trucchi che dovrebbero guidarci durante l’acquisto.

Innanzitutto, anche se solitamente questo frutto ha un peso importante, è meglio sceglierlo intero piuttosto che a metà o a spicchi. Così come accade con gli ortaggi già tagliati, pure in questo caso si perde un po’ di qualità, specialmente se non sappiamo quando è stato aperto. In ogni modo, la prima cosa da fare è concentrarsi sulla buccia, che deve essere di un bel colore verde, scuro ma non eccessivamente brillante od opaco. Inoltre, deve essere liscia, soda e priva di ammaccature, crepe o altri segni evidenti. Alcune varietà presentano delle striature bianche, attenzione perché se presenti si devono vedere bene.

Un altro trucco vecchissimo, piuttosto famoso tra gli appassionati del frutto, è quello di bussare sull’anguria. Sì, avete capito bene, dovete picchiettare sulla buccia come se fosse una porta. Il rumore perfetto, quello che assicura la dolcezza, è sordo e profondo. Questo significa che il cocomero ha una polpa soda e compatta, giunta a perfetta maturazione.

Anguria a spicchi

Anguria: occhio al picciolo e all’acqua

L’anguria più dolce si distingue anche dal picciolo, che deve essere secco e riccio. Al contrario, se ha ancora le setole ben visibili o presenta i resti del fiore significa che il frutto non ha ancora raggiunto la maturazione. Ergo: è stato raccolto troppo presto, quindi il suo sapore è pressoché nullo.

Avete mai notato che tutti i cocomeri hanno una macchia chiara sulla buccia? Solitamente ha un colorito bianco tendente al giallo, soprattutto verso i bordi. Questa chiazza, che qualcuno legge come un segnale negativo, è in realtà preziosa per capire se il frutto è buono da mangiare o meno. Indica, infatti, il tempo che ha trascorso a contatto con il terreno, quindi più è estesa e meglio è. Al contrario, se è appena visibile o non c’è affatto significa che è stata colta con troppo anticipo, quindi non ha raggiunto la corretta maturazione.

Infine, l’ultimo trucco per scegliere l’anguria più dolce è il peso, ovviamente da valutare in base alla varietà che si sceglie. Il formato baby, ad esempio, non potrà mai pesare quanto quello standard. Prendete in braccio il cocomero: pesantezza maggiore equivale a più presenza di acqua, il che significa che il frutto è pronto per essere consumato. Se non riuscite a sollevarlo, provate a scuoterlo e assicuratevi di avvertire il suono del liquido interno.

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