Quest'estate hai cambiato abitudini alimentari? C'è un motivo
D'estate hai meno fame e più voglia di piatti freschi? Scopri perché il caldo modifica il tuo rapporto col cibo e come mangiare in modo equilibrato.
Oltre al tuo umore e al modo in cui ti vesti, le stagioni influenzano anche la tua alimentazione. E l’estate non fa eccezione: ti sarai sicuramente accorto che, con l’arrivo del caldo, è cambiato sia ciò che mangi che quanto mangi, perché hai meno appetito.
Non è questione di gusti e preferenze, è il tuo corpo che spontaneamente si adatta alle mutate condizioni climatiche e di luce e ti chiede determinati cibi e bevande, mentre è meno portato a mangiarne altri. Scopri in che modo l’estate modifica il tuo rapporto con il cibo, perché le temperature più miti ti spingono a nutrirti in modo diverso e quali sono le scelte alimentari e le ricette per mangiare in modo equilibrato d’estate.
- Come cambiano le abitudini alimentari d'estate?
- Perché il clima estivo ci influenza?
- Come mai abbiamo meno fame?
- Cosa mangiare per nutrirsi in modo equilibrato d'estate?
- Devo saltare i pasti?
Come cambiano le abitudini alimentari d’estate?
Quali sono le principali "rivoluzioni" che l’estate porta nella tua vita alimentare? Ecco i cambiamenti più significativi:
- D’estate aumenta il desiderio di cibi e bevande più leggeri e freschi: quando fa caldo, è normale avere voglia di mangiare frutta, insalate e altri piatti freddi preparati in modo semplice e poco conditi, così come è naturale ridurre il consumo di piatti caldi, molto elaborati e ricchi di condimenti;
- L’appetito cala: il caldo può far diminuire il desiderio di mangiare e portare a consumare pasti meno abbondanti e frequenti;
- Si sente il bisogno di bere di più per mantenere una buona idratazione, messa a rischio dalla forte sudorazione.
Perché il clima estivo ci influenza?
Ma da cosa dipendono queste variazioni nella nostra relazione col cibo? Perché in estate si ha naturalmente più voglia di frutta e gelato e meno di lasagne, zuppe e arrosti? E perché in inverno mangiamo di più e in estate facciamo fatica a finire un piatto di pasta?
La parola chiave è proprio "naturale": si tratta di una reazione fisiologica, spontanea, con cui il nostro organismo risponde ai cambiamenti che caratterizzano la stagione estiva, sia in termini di temperature che in termini di luce.
Il caldo modifica il metabolismo, in particolare quello basale, cioè l’energia che il corpo consuma a riposo per mantenere le funzioni vitali, per esempio per respirare, digerire, far battere il cuore, ma anche per garantire la termoregolazione, un processo importante che fa sì che la temperatura corporea resti stabile a 37°C anche quando quella esterna aumenta o diminuisce.
Mentre in inverno, quando fa freddo, il corpo deve produrre più calore per scaldarsi, quindi ha necessità di più energia e attiva maggiormente il metabolismo basale, in estate l’esigenza è quella opposta, perché c’è bisogno non di produrre ma di disperdere il calore corporeo per raffreddare l’organismo e controbilanciare le alte temperature esterne, dunque il metabolismo basale rallenta.
Come mai abbiamo meno fame?
Questo complesso meccanismo si traduce in un fabbisogno calorico inferiore e in un senso di fame ridotto. Allo stesso tempo, la dispersione di calore richiede energia, quindi l’organismo mette in atto una serie di adattamenti che gli permettono di ottimizzare i consumi energetici: tende quindi a prediligere cibi leggeri, per risparmiare l’energia che gli servirebbe per digerire pasti più sostanziosi e sfruttarla per raffreddare il corpo.
C’è poi da dire che il bisogno di bere di più e, più in generale, di introdurre più liquidi nell’organismo anche attraverso cibi ricchi di acqua si spiega con la necessità di mantenere la temperatura interna stabile nonostante le alte temperature esterne e di reintegrare i liquidi persi con il sudore.
L’acqua, infatti, supporta il processo di termoregolazione, aiutando il corpo ad adattarsi al caldo e favorendo la sudorazione, che è un meccanismo naturale di raffreddamento.
Piccola curiosità: anche l’aumento delle ore di luce che si verifica in estate cambia il nostro rapporto con il cibo: la luce, infatti, soprattutto quella solare, stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore ma svolge anche un ruolo cruciale nella regolazione dell’appetito, promuovendo il senso di sazietà e contribuendo a far mangiare di meno.
Cosa mangiare per nutrirsi in modo equilibrato d’estate?
Mangiare di meno, prediligere cibi freschi, assumere più liquidi, quindi, non sono altro che la reazione fisiologica con cui il nostro organismo si adatta al clima estivo e riesce a funzionare in modo efficiente anche nelle giornate più calde. Come assecondare questo bisogno facendo scelte equilibrate a tavola?
È chiaro che un pasto fresco può essere rappresentato sia da un gelato che da un’insalatona, ma a parità di freschezza l’apporto di calorie e nutrienti sarà diverso: il gelato non può sostituire un pasto, perché non assicurerebbe un introito equilibrato di energia e sostanze nutritive (in quanto ricco soprattutto di zuccheri e grassi), quindi la necessità di rinfrescarsi deve andare di pari passo con quella di garantirsi un pasto completo.
Alcuni esempi? Un piatto unico come un’insalata di cereali con verdure abbinate a legumi, pesce, formaggi o carni bianche oppure un carpaccio di pesce con verdure. La nostra insalata di riso con verdure e straccetti di tacchino è perfetta per l’estate.
Allo stesso modo, la corretta idratazione dovrebbe essere assicurata soprattutto bevendo acqua – non ghiacciata perché non rinfresca, ma a temperatura ambiente – e consumando cibi ricchi d’acqua, in particolare la frutta e la verdura di stagione, come anguria e melone, pomodori, cetrioli, lattuga, peperoni e zucchine.
Meglio, invece, limitare bibite, bevande gassate e succhi di frutta, molto ricchi di zuccheri. Anche l‘alcol va consumato con molta moderazione, perché apporta calorie "vuote", cioè non associate a nutrienti utili per l’organismo, e favorisce la disidratazione, sostituendolo con cocktail analcolici a base di frutta e verdura, che rinfrescano, dissetano e aiutano a restare idratati.
Devo saltare i pasti?
Infine, no: anche se d’estate si ha meno fame, è importante non saltare i pasti ma mantenere la corretta distribuzione delle calorie e dei nutrienti della giornata in 5 pasti, magari riducendo le quantità e prediligendo piatti semplici e poco conditi, più gradevoli da mangiare quando l’appetito è poco e più facili da digerire. È bene, invece, evitare fritti, cibi molto elaborati e ricchi di grassi saturi, che possono rendere la digestione più faticosa e aumentare la sensazione di calore.
Insomma, se il tuo corpo d’estate chiede piatti freschi, meno cibo e più acqua, ora hai capito che non è una bizzarria ma un’esigenza di salute e benessere che è importante soddisfare portando in tavola le ricette giuste.