Birre artigianali d'Italia: le migliori

Le migliori birre artigianali d'Italia, dalla birra Pratorosso al fenomeno Baladin. Qual'è la vostra preferita?

Così naturale, così chic. Sarà più per una questione di gusti, che di numeri veri e propri. Non c’è dubbio che però quello della birra artigianale sia uno dei trend del momento: sono sempre più gli italiani che la apprezzano e la cercano, mentre in tutto il Belpaese si moltiplicano i microbirrifici.

Ma cosa si intende per "birra artigianale"? Quella non pastorizzata (quindi "cruda"), tendenzialmente non filtrata e senza conservanti. Si produce con prodotti locali e (dati i limitati tempi di conservazione) si consuma preferibilmente sul posto. Gli ingredienti di base possono essere castagne, miele, spezie, farro, kamut e altre varietà di cereali. Non va considerata necessariamente in contrasto con quella industriale: ci possono essere ottime artigianali e ottime industriali, o, viceversa, pessime artigianali e pessime industriali.

Quale birra scegliere? Abbiamo cercato di darvi una mano segnalando, da nord a sud, 7 fra le migliori etichette di birre artigianali italiane, alcune delle quali presenti anche nella Guida alle Birre d’Italia 2013, ad opera di Slow Food:

•    Birra Baladin – Non potevamo non segnalare la birra Baladin del piemontese Teo Musso, guru della birra artigianale in Italia, prodotta a Piozzo, in provincia di Cuneo. Può essere scura, liquorosa, torbida o agrumata, ed è una birra di straordinaria qualità. La si può trovare sulle tavole dei grandi ristoranti, come nelle selezioni dei migliori pub, oltre che nelle famose "birrerie Baladin": a  Roma, Torino, Cinzano, New York e, da pochissimo, anche a Milano.

•    Birra Pratorosso – Immersa nei campi del parco agricolo sud Milano, l’azienda ne cura l’intero processo produttivo, dalla coltivazione dell’orzo fino al momento in cui la bevanda è pronta per essere versata. Ne nasce una birra agricola artigianale cruda, ricca di profumi naturali. Quattro le varietà disponibili: chiara, bianca, gialla e rossa.

•    Birra Pagarina – Bionda, leggermente ambrata, nasce in Valle Gesso, nelle Alpi Marittime, tra camosci e stambecchi, nel birrificio più alto d’Italia. Nonostante le inevitabili difficoltà atmosferiche (d’inverno le temperature scendono a -15°, rischiando di far scoppiare le bottiglie) qui si produce una delle birre più buone e apprezzate del nostro paese.

•    Birra Ofen – E’ prodotta alle pendici delle Prealpi Bellunesi, utilizzando le limpide acque della sorgente di Rasai. E’ una bionda dal gusto secco e deciso, distribuita in pochi birrifici di qualità e online su Equosolidale.it dato che utilizza anche alcuni prodotti equo-solidali, come l’orzo dell’Equador.

•    Birra Ekò – Negli stabilimenti di Baragiano (Potenza) viene invece prodotta la Ekò, birra ecologica di puro malto. Malto e luppolo provengono esclusivamente da coltivazioni biologiche.

•    Birra Iris – Si produce a Palinuro (Salerno) ed è ricavata dalla macinatura del malto d’orzo e del frumento provenienti da agricoltura biologica. Tra le birre Iris la più singolare è forse la birra chiamata "Estrema Unzione": una doppio malto a bassa fermentazione, di colore ambrato.

•    Birra Noscia – Premiata da Slow Food per la sua alta qualità, nasce in provincia di Avellino nel birrificio Maltovivo a Ponte. Si tratta di una birra aromatica leggermente amarognola, dal caratteristico colore rosso-aranciato, apprezzata anche all’estero.

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