La frittata vegana calabrese nchiambara

2.5
  • DIFFICOLTÀ: -
  • ABBINAMENTO: -
  • COSTO: -
  • CUCINA REGIONALE: -
  • DOSI PER: 4 Persone
  • CALORIE: -
  • TEMPO: 10 min di preparazione20 min di

La frittata di cipolle e farina, chiamata nchiambara nel cosentino, non nasce come ricetta vegana, le sue origini sono molto più datate, quando, soprattutto in campagna, ci si alimentava con cibi poveri che tutti potevano facilmente reperire. Le famiglie coltivavano per il proprio sostentamento il grano, pertanto la farina non mancava mai. Per realizzare questa portata abbiamo usato la farina integrale di frumento che è meno raffinata e possiede una maggiore quantità di fibre, inoltre, è la più completa dal punto di vista nutrizionale. Le cipolle rosse poi, sono davvero un toccasana per la salute di tutto il corpo e soprattutto per cuore e ossa. Non vi resta che provare, con pochi spiccioli, questo piatto salutare che piacerà a tutti i vostri commensali vegani e non!

 

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Ingredienti

Preparazione

  1. Pulite le cipolle, tagliatele a fettine sottili e mettete da parte. Poi, preparate una pastella liscia: mettete la farina in una ciotola, aggiungete l’acqua poco alla volta, il sale e girate con una forchetta (o una frusta) fino ad ottenere un composto fluido.

  2. A questo punto, versate l’olio in una padella e fatelo scaldare a fuoco lento. Aggiungete le cipolle avendo cura di girarle spesso per evitare che si brucino.

  3. Quando le cipolle si saranno ammorbidite, versate la pastella in padella e ricoprite delicatamente tutte le cipolle. Se necessario, usate il coperchio.

  4. Fate cuocere la frittata a fiamma media e, quando si sarà rappresa, giratela con l'aiuto di un coperchio o di un piatto (magari sul lavello per evitare di sporcare di olio la cucina). Ogni lato della frittata ha bisogno di circa 4 minuti di cottura. Non appena sarà dorata, servite a tavola.

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