Sei al ristorante? Allora niente telefono: la tendenza utile che dovremmo imitare

Scoppia la tendenza dei ristoranti phone free, locali in cui i dispositivi tecnologici devono essere abbandonati all'ingresso e si possono recuperare solo all'uscita.

Pubblicato:

123rf
Ristorante con persone sfocate sullo sfondo

In un’epoca in cui sembra obbligatorio essere online h24, sta iniziando a diffondersi una tendenza completamente opposta. Stiamo parlando dei ristoranti phone free, dove i dispositivi tecnologici non sono ben accetti. Una regola che dovrebbe diventare obbligatoria in ogni locale del globo, così da tornare a mettere al primo posto lo stare insieme, il qui e ora ormai dimenticato.

Cosa sono i ristoranti phone free?

Per quanti non sono stati ancora risucchiati dal mondo virtuale, andare a pranzo o a cena fuori è una vera e propria tortura. Molti vivono con il cellulare perennemente tra le mani, come se fosse un terzo arto, ed è pressoché impossibile ottenere la loro completa attenzione. Vi è mai capitato, ad esempio, di dover attendere lo scatto perfetto per poter consumare una pietanza? Oppure di parlare con qualcuno che non fa altro che scrollare i social? Ed è proprio per riappropriarsi della socialità rubata che sono nati i primi ristoranti phone free.

Come suggerisce il nome, sono locali in cui i cellulari e tutti gli altri dispositivi tecnologici, smartwatch compresi, non sono ben accetti. All’ingresso, si è costretti ad abbandonarli e si possono recuperare soltanto all’uscita. In questo modo, oltre alla disconnessione generale da social, email e quant’altro, si spingono i clienti a un ritorno al passato, quando la connessione era esclusivamente umana e la conversazione era un piacere irrinunciabile.

123rf
Ristorante tipico italiano situato nel centro storico di Roma

Dove è nata la tendenza?

I primi ristoranti phone free sono nati in America e pian piano si stanno diffondendo in ogni angolo del globo. A Washington, ad esempio, il locale Hush Harbor di Rahman ‘Rock’ Harper è stato l’apripista. Qui i clienti sono chiamati a rispettare il divieto fin dall’ingresso, dove i dispositivi vengono inseriti all’interno di custodie magnetiche che vengono sbloccate solo all’uscita.

Affinché l’esperienza sia piacevole e non si avverta la mancanza di connessione, gli interni sono studiati fin nei minimi dettagli, con luci soffuse e tappeti persiani, e gli spazi sono pensati proprio per favorire la comunicazione tra gli ospiti. Harper, noto per aver vinto la terza stagione di Hell’s Kitchen e fondatore del Queen Mother’s Kitchen ad Arlington, in Virginia, ha spiegato che la necessità di inserire questa regola è nata proprio guardando gli avventori dei suoi locali: pochi, pochissimi di loro erano davvero presenti con gli altri.

Strano ma vero, da quando ha stabilito il divieto le prenotazioni sono aumentate. Così, Rahman ‘Rock’ ha capito di aver fatto centro e ha esteso l’iniziativa ad altri suoi ristoranti. "Conosco la magia di essere presente con le persone. Il mio amore per la ristorazione, o per l’intrattenimento, significava semplicemente passare il tempo a socializzare. Quindi voglio questo per me stesso e per gli altri", ha dichiarato al Washington Post.

Un cambiamento culturale necessario

Tornare all’era pre-digitale è impossibile, questo è fuori discussione, ma riappropriarsi del proprio tempo è necessario. Si tratta di un vero e proprio cambiamento culturale di cui tutti dovremmo farci promotori, altrimenti la trasformazione in automi è dietro l’angolo. L’essere umano è un ‘animale’ sociale, ha bisogno del rapporto con gli altri, con persone in carne e ossa con cui condividere gioie e dolori, emozioni belle e meno belle.

Ma, non è soltanto questo il pregio dei ristoranti phone free. Harper ha notato che, in mancanza dei dispositivi, le persone non si rivolgono a "Mr. Google" quando hanno un dubbio, ma ai propri commensali o ad altri avventori. In questo modo, si fanno anche nuove amicizie. Insomma, ci auguriamo che locali di questo tipo crescano come funghi e che le persone tornino a riservare attenzione al mondo virtuale solo quando sono soli, a casa, magari per passare un po’ di tempo.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963