Esiste davvero la paura di cucinare: si chiama mageirocofobia
La mageirocofobia è la fobia della cucina, un disturbo che influenza molti aspetti della quotidianità, socialità compresa.
In gergo tecnico si chiama mageirocofobia, ma molti la conoscono semplicemente come paura di cucinare. Si tratta di una vera e propria fobia della cucina, che può diventare anche piuttosto invalidante e portare ad avere seri problemi di salute legati alla cattiva alimentazione o addirittura alla malnutrizione. Come in tutti gli altri disturbi, è fondamentale riconoscerlo e agire di conseguenza.
Quando la cucina diventa fobia: la mageirocofobia
In greco, il termine mageirikos significa culinario o relativo alla cucina. Unito alla parola fobia, quindi, indica la paura irrazionale di mettersi ai fornelli. La mageirocofobia, pur essendo ancora poco studiata, è più diffusa di quanto si possa credere, proprio come la iachanofobia. Spesso si può ricollegare a un disturbo ossessivo-compulsivo o d’ansia, oppure a problematiche alimentari.
Non si conoscono con certezza le cause, ma così come avviene con le altre fobie sembra che la genetica e l’ambiente giochino un ruolo importante. A prescindere da ciò, quanti soffrono di mageirocofobia sono inclini al perfezionismo e hanno paura di commettere errori. Questi ultimi non riguardano solo il timore di portare in tavola cibi immangiabili, ma anche di combinare qualche disastro tipo gli incendi, oppure di provocarsi lesioni, che sia una ferita o un’ustione.
Qualcuno potrebbe iniziare ad avvertire un forte malessere solo nel vedere una cucina o un fornello acceso, altri vedendo uno chef. In ogni modo, la paura è sempre scatenata da un oggetto, un ambiente o una persona che ha a che fare con il mondo culinario.
I sintomi
La fobia della cucina si manifesta con sintomi che possono variare da persona a persona, ma quelli più comuni sono: ansia, panico, bocca asciutta, sudorazione eccessiva, mal di testa, tensione muscolare, palpitazioni, nausea o diarrea e sensazione di affaticamento.
È bene sottolineare che stiamo parlando di una paura irrazionale, che può portare ad avere comportamenti strani o incomprensibili agli occhi degli altri. Quanti soffrono di mageirocofobia potrebbero provare una forte ansia nel preparare il cibo, nel provare per la prima volta una ricetta nuova o nel dover cucinare per tante persone.
Allo stesso modo, potrebbero avvertire un forte malessere solo nel guardare qualcun altro cucinare o un semplice gas acceso. Generalmente, la prima reazione è l’evitamento, che pur risolvendo la problematica nell’immediato non fa altro che peggiorare la situazione. Alcuni pazienti, ad esempio, non mettono piede in cucina, mangiando solo ed esclusivamente piatti già pronti.
Cura e trattamento
Fortunatamente, la mageirocofobia si può superare, basta solo riconoscere di avere una difficoltà e rivolgersi a uno psicoterapeuta. Come tutte le altre fobie, anche questa può influenzare negativamente la vita quotidiana, socialità compresa. Non solo, è un disturbo che potrebbe portare a una dieta sbilanciata, quindi ad avere seri problemi di salute.
La terapia cognitivo-comportamentale risulta piuttosto efficace, in quanto aiuta a modificare i propri pensieri/atteggiamenti e stimola a un’esposizione graduale. Molto utile è affiancare alla psicoterapia un’attività fisica che aiuti a ridurre lo stress: dallo yoga al pilates, passando per la meditazione. Va bene anche una passeggiata all’aria aperta o un allenamento in palestra, basta che sia qualcosa che piace e libera la mente.