Se ti sei imbattuto nel divieto di portare il cibo in spiaggia, fai attenzione: queste sono le cose da sapere

Il divieto di portare cibo in spiaggia non esiste, ma ci sono comunque dei limiti da rispettare: ecco cosa si può e non si può fare.

Pubblicato:

123rf
Famiglia mangia sulla spiaggia al tramonto

Oggigiorno, con i prezzi alle stelle, trascorrere una giornata al mare è diventato quasi proibitivo. È per questo che molte persone scelgono di portare da casa qualcosa da sgranocchiare sotto l’ombrellone. Tuttavia, capita spesso di imbattersi nel divieto di portare cibo in spiaggia, veto che impone due alternative: mangiare presso lo stabilimento più vicino (quindi spendere soldi), oppure allontanarsi dal lido al momento del pasto. Eppure, la legge in merito parla chiaro.

Divieto di portare il cibo in spiaggia: cosa dice la legge?

Appena la stagione estiva entra nel vivo, capita sempre più spesso di scorgere cartelli che vietano di introdurre il cibo in spiaggia. Addirittura, in alcuni stabilimenti balneari i clienti sono tenuti a mostrare il contenuto della propria borsa frigo all’ingresso. Ma esiste davvero il divieto di portare alimenti da casa sotto l’ombrellone? La legge in merito è molto chiara e non lascia spazio a dubbi.

Non esiste una norma che impedisce di fare pranzo in spiaggia con panini o altri pasti sfiziosi. Il diritto di mangiare cibo portato da fuori vale ovunque, sia presso gli chalet che nelle cosiddette aree libere, visto che come stabilisce l’articolo 822 del Codice Civile tutte le spiagge sono demaniali, ossia pubbliche. Questo significa che anche quando gli stabilimenti vengono dati in gestione ai privati, i cittadini sono liberi di consumare un’insalata di riso o un’altra pietanza sotto l’ombrellone.

Anche quando qualcuno vi parla di regolamenti interni o presunte ordinanze comunali, sappiate che non esiste alcun divieto di portare cibo in spiaggia. Chiarito ciò, bisogna necessariamente fare alcune precisazioni. Poter consumare pasti in riva al mare non equivale ad allestire un banchetto, con tavoli e sedie che occupano gran parte dell’area, né tantomeno accendere un barbecue o utilizzare piatti o bottiglie di vetro. Tutto deve avvenire sempre e solo nel rispetto del decoro, della pulizia, della sicurezza e delle altre persone.

Pertanto, nessuno può impedire di portare con sé una borsa frigo con tante leccornie all’interno, ma bisogna comportarsi con educazione, sia nei confronti degli altri che dell’ambiente. Ergo: niente tavolate chilometriche e zero rifiuti abbandonati in loco.

123rf
Amici al mare si divertono e bevono birra

Cosa fare se ti vietano di portare cibo in spiaggia?

Appurato che non esiste una legge nazionale che vieta di portare cibo in spiaggia, è bene ribadire anche un altro aspetto importante: i gestori degli stabilimenti balneari non hanno alcun diritto di perquisire borse, zaini o sacchetti. Al contrario, possono impedire agli utenti di consumare alimenti portati da fuori in alcune aree dello chalet, come la zona ristorante/bar e le cabine.

Ribadiamo che le spiagge sono demaniali, quindi vietare di mangiare cibo proprio equivale a una violazione del diritto di libera fruizione di un bene pubblico. In caso di problemi, consigliamo di chiedere l’intervento della Capitaneria di porto o della Polizia locale in modo da accertare l’abuso. Suggeriamo anche di documentare la situazione, con foto o video di eventuali cartelli, e annotare luogo, ora dell’accaduto e nome dello stabilimento o del titolare. Oltre alle forze dell’ordine, si può fare una segnalazione pure al comune di riferimento e a un’associazione dei consumatori.

In ogni modo, laddove vi chiedano di controllare borse frigo o semplici buste rifiutate perché è illegale. Si tratta di una pretesa che può essere avanzata solo ed esclusivamente dalle forze dell’ordine.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963