Sì, il caviale era un cibo povero: da chi veniva mangiato e come si è trasformato
Anche se oggi è considerato un alimento per ricchi, il caviale un tempo era un cibo povero, uno scarto che spesso veniva offerto gratuitamente.
Oggi il caviale è uno degli alimenti più costosi al mondo, eppure un tempo era un cibo povero. Si racconta che veniva servito perfino ai carcerati che, stanchi di consumarlo quotidianamente, diedero il via a una sorta di protesta. Ma, come si è trasformato da prelibatezza low cost a prodotto per ricchi?
Le origini povere
Con prezzi al chilo che possono arrivare fino a 10mila euro al chilo, il caviale è uno dei cibi più costosi al mondo. Sorprende, però, scoprire che fino a 300 anni fa la situazione era molto diversa. Questa prelibatezza, composta da uova salate di storione, era un alimento povero, alla portata di tutti, che veniva servito pure ai carcerati, ma procediamo per gradi.
All’epoca, lo storione, un pesce d’acqua dolce e salata di grandi dimensioni appartenente alla famiglia degli Acipenseridae, era molto diffuso. Le loro uova, però, erano considerate uno scarto, motivo per cui venivano offerte gratuitamente nelle cantine come una sorta di stuzzichino per i clienti che consumavano il vino. Insomma, il caviale era paragonabile alle patatine o alle noccioline che oggi accompagnano gli aperitivi.
In alcuni documenti, si legge che le uova di storione erano talmente a buon mercato che venivano servite pure nelle carceri. Addirittura, pare che i detenuti, stanchi di queste piccolissime perle nere dall’odore salmastro e dal sapore salino, abbiano dato il via a diverse proteste.
Da cibo povero ad alimento per ricchi
A cambiare le sorti del caviale, trasformandolo in cibo povero ad alimento di lusso, è stata l’industrializzazione. Gli effetti sull’ecosistema sono stati disastrosi e a farne le spese sono stati anche gli storioni che sono diminuiti sempre di più. Così le sue uova, un tempo considerate "scarto", sono diventate quasi introvabili e il prezzo è andato alle stelle.
La situazione è rimasta pressoché immutata fino ai giorni nostri, anche se oggi il prezzo è influenzato pure dalle regole ferree che, giustamente, devono rispettare coloro che si dedicano alla pesca degli storioni e alla produzione del caviale. È doveroso sottolineare che questo particolare pesce, che tra l’altro ha bisogno di vivere in acque pure, impiega tra i 7 e i 20 anni per maturare le uova. Queste ultime, inoltre, devono essere estratte a mano, in modo delicato (si spera), nonché selezionate e trattate in modo artigianale.
Una riflessione è d’obbligo: perché privare un pesce delle sue uova quando si possono mangiare altri mille alimenti? Per soddisfare il proprio palato bisogna necessariamente "violentare" un essere vivente? Con le domande potremmo continuare ancora e ancora, ma ci fermiamo a un dato: secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), gli storioni sono uno dei gruppi di specie più minacciati di estinzione al mondo. Pensate che alcune specie sono già considerate estinte, il tutto per colpa della "gola" dell’uomo.
Qual è il caviale più caro al mondo?
Il caviale più caro al mondo è, ovviamente, quello più raro. Le perle sono bianche e provengono dal rarissimo storione albino beluga. Pensate che detiene il Guinness World Records come cibo più costoso del globo e sfiora le decine di migliaia di dollari al chilo. Le stime ci dicono che un cucchiaino – sì, avete letto bene, un cucchiaino – costa 40mila dollari, pari a 34.572,40 euro.