Non solo Kopi Luwak: i caffè più strani (e costosissimi) che passano dagli animali
Scimmie, pipistrelli, zibetti ed elefanti: i caffè più incredibili nascono grazie agli animali. Curiosi, lussuosi e dal prezzo stellare
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Il mondo del caffè nasconde storie sorprendenti, a volte ai confini tra curiosità, lusso e leggenda. Ci sono varietà che nascono non solo da mani umane, ma anche dall’intervento inaspettato di animali che, in modi diversi, trasformano i chicchi e regalano esperienze dal sapore unico. Per quanto possa fare un po' impressione, a volte a fare la differenza sono enzimi digestivi e... feci. Nonostante ciò, questi caffè di origine animale hanno conquistato estimatori e collezionisti, affascinati da un processo insolito e da un risultato che mescola natura e cultura. Alcuni sono famosi e riconosciuti, altri vivono a metà tra realtà e mito, ma tutti hanno un fascino capace di incuriosire chiunque ami la tazzina.
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Kopi Luwak (Indonesia, Filippine, Vietnam)
È il più noto tra i caffè di origine animale: i chicchi vengono ingeriti dallo zibetto delle palme e, dopo la digestione, espulsi e raccolti. Gli enzimi gastrici attenuano l'amaro e rendono il gusto morbido e terroso. Il Kopi Luwak si trova soprattutto nel Sud-est asiatico e il prezzo varia molto: nelle versioni certificate e prodotte in modo etico può arrivare a oltre 500 € al chilo, mentre in tazza può costare anche 50–100 €. In Italia si può trovare in alcune torrefazioni e la versione espresso ha prezzi più contenuti.
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Black Ivory Coffee (Thailandia)
In Thailandia nasce un caffè raro e costosissimo, ottenuto grazie agli elefanti che si nutrono delle ciliegie di caffè e le espellono dopo una lunga digestione. Il passaggio nello stomaco riduce l'acidità e lascia note dolci, speziate e cioccolatose. La produzione del Black Ivory è limitatissima e chi se ne occupa lavora per rendere il prodotto migliore anno dopo anno, perché la sua destinazione sono spesso resort di lusso. Il prezzo può superare i 2.000 € al chilo: una delle esperienze più esclusive nel panorama dei caffè di origine animale.
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Misha Coffee (Perù)
In Perù il protagonista è il coati, un piccolo mammifero simile al procione che si nutre delle ciliegie di caffè più mature. I chicchi, una volta espulsi, vengono raccolti e lavorati: la fermentazione naturale regala un aroma fruttato e complesso, con note dolci e meno amare. Il Misha Cofee è una specialità rara, prodotta in piccole quantità e venduta come caffè di lusso, con prezzi che possono aggirarsi intorno ai 1.000–1.400 € al chilo.
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Jacu Bird Coffee (Brasile)
In Brasile, invece, è l'uccello Jacù a nutrirsi delle ciliegie più mature, lasciando intatti i chicchi che vengono raccolti dai coltivatori. Il risultato è un caffè naturale e biodinamico, dal profilo aromatico elegante con note fruttate e agrumate. È molto raro e ricercato, venduto soprattutto in Brasile e in mercati specializzati, con prezzi che possono raggiungere e superare i 1.000 € al chilo.
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I caffè di origine animale, fra varietà e folklore
Le storie viste finora, seppur diverse, sono accumunate da un filo conduttore insolito: l’intervento di animali che selezionano, trasformano o arricchiscono i chicchi, dando vita a profili aromatici unici e preziosi. Tutte queste varietà sono verificate, ma il viaggio non si ferma qui. Ci sono altre tipologie di caffè, alcune curiose, controverse e folkloristiche, che spingono ancora più in là il confine tra realtà, leggenda e mercato. I prossimi esempi ci portano a pipistrelli, scimmie e oltre, in un mondo dove il caffè assume forme inaspettate.
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Bat Coffee (Madagascar, Costa Rica, Thailandia)
C'è anche un caffè che nasce dall’intervento dei pipistrelli della frutta, che mordono le ciliegie e ne succhiano la polpa. In questo caso però i chicchi non fanno un viaggio "dentro" l'animale: semplicemente, i pipistrelli lasciano i chicchi parzialmente fermentati sugli alberi. I coltivatori li raccolgono e li lavorano, ottenendo un caffè dal profilo aromatico dolce e floreale, con sfumature fruttate. È raro e prodotto solo in piccole aree e i prezzi possono arrivare intorno ai 100–120 € al chilo, rendendolo una curiosità preziosa per collezionisti e appassionati.
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Monkey Coffee (India, Taiwan)
Anche qui, niente digestione. In alcune regioni dell’India e di Taiwan i macachi si nutrono delle ciliegie di caffè, masticandole e sputando i chicchi. La saliva avvia un processo enzimatico che altera la struttura del seme, donandogli un profilo aromatico morbido con note dolci, vanigliate e leggermente agrumate. È un caffè molto raro e prodotto in quantità limitatissime, una curiosità per intenditori e mercati di nicchia.
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Bird Friendly Coffee (America Latina)
Questa tipologia di caffè è particolare perché sarebbe connessa agli uccelli migratori. È più una tradizione popolare che una vera e propria variante, e viene da coltivazioni all'ombra, che preservano l’habitat naturale e favoriscono la biodiversità. Il risultato è un caffè sostenibile e di qualità, spesso con note aromatiche più complesse grazie alla crescita lenta. È diffuso soprattutto in paesi come Colombia e Guatemala, con prezzi che variano dai 20 ai 40 € al chilo, e rappresenta un'alternativa etica e rispettosa della natura.
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Bird Friendly Coffee (America Latina)
Questa tipologia di caffè è particolare perché sarebbe connessa agli uccelli migratori. È più una tradizione popolare che una vera e propria variante, e viene da coltivazioni all'ombra, che preservano l’habitat naturale e favoriscono la biodiversità. Il risultato è un caffè sostenibile e di qualità, spesso con note aromatiche più complesse grazie alla crescita lenta. È diffuso soprattutto in paesi come Colombia e Guatemala, con prezzi che variano dai 20 ai 40 € al chilo, e rappresenta un'alternativa etica e rispettosa della natura.