Attenzione alla mano storta nel versare vino e birra: non è consigliabile

Tra tradizione e superstizione, versare il vino con la mano storta è caldamente sconsigliato: di mezzo c'è pure la reputazione.

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Versare il vino rosso nel calice dal decanter

Sul vino ci sono tante credenze, alcune legate soltanto ad alcune zone d’Italia, altre diffuse in tutto il Paese. Tra queste ce n’è una assai particolare, che tra l’altro è stata "presa in prestito" dal Galateo, ossia la regola che vieta di versare il nettare di Bacco con la mano "storta". Attenzione: se lo fate rischiate la reputazione.

Perché non si può versare il vino con la mano storta?

Un vecchio proverbio recita: "A chi non piace il vino, il Signore faccia mancar l’acqua". Detti scherzosi a parte, oggi è difficile trovare qualcuno che non apprezzi un buon calice di bianco, rosso, rosato o bollicine. Non tutti, però, conoscono le tradizioni legate al nettare di Bacco, una delle quali davvero bizzarra perché potrebbe rappresentare un bigliettino da visita di colui che maneggia la bottiglia.

Stiamo parlando della regola che vieta di versare il vino con la mano storta, ossia con le nocche girate verso il calice e non verso l’alto. In alcune zone d’Italia, il veto riguarda soltanto l’arto sinistro, visto fin dall’antichità come nefasto, in altro ambedue. In tutti i casi, però, questo modo di servire il nettare di Bacco viene definito "alla traditora" e ha il medesimo significato.

In sostanza, quanti versano il vino con la mano al rovescio non sono altro che traditori, pronti a colpire alle spalle. Sono persone di cui non ci si può fidare e che dovrebbero sempre essere controllati a vista.

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Ragazzo si concede un generoso bicchiere di vino

Perché si dice "alla traditora"?

Appurato che versare il vino con la mano storta è vietato, una curiosità sorge spontanea: perché questo gesto, che all’apparenza non ha nulla di tanto malefico, viene etichettato con la dicitura "alla traditora"? Per comprenderlo, neanche a dirlo, dobbiamo tornare al passato, ai tempi in cui per eliminare un nemico le situazioni conviviali erano il momento ideale.

Dall’epoca degli antichi Romani fino al Rinascimento, passando per il Medioevo, per uccidere una persona senza creare spargimenti di sangue, il vino era la soluzione migliore. In che modo? Semplice: aggiungendo un po’ di veleno al nettare. Per non dare nell’occhio, veniva utilizzato un apposito anello, all’interno del quale si nascondeva la sostanza mortale.

Al momento giusto, tenendo la bottiglia con il palmo rivolto verso l’alto e le dita nascoste dalla stessa, l’anello veniva aperto e svuotato all’interno del bicchiere. Così, "alla traditora", veniva fatto fuori il rivale di turno.

Cosa dice il Galateo?

Il Galateo non c’entra nulla con l’usanza di non versare il vino con la mano storta per evitare di essere scambiati per traditori, eppure suggerisce comunque di non servirlo con la mano sinistra. "Servire da destra (rispetto al commensale) con la mano destra": questa la regola, dettata per lo più da questioni pratiche. La maggior parte delle persone, infatti, è destrimana e per lo stesso motivo i bicchieri vengono posizionati alla destra del piatto, così da permettere di afferrarli facilmente.

Di conseguenza, servendo il vino da destra e con la mano destra non si disturba l’ospite o il commensale durante il servizio e non si rischia di urtarlo inavvertitamente.

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