Si parla tanto di pasta proteica, ma quali sono le cose che dovremmo sapere (e perché costa tanto)?

I fan della pasta proteica crescono ogni giorno di più, ma sapete perché è diversa da quella tradizionale e costa così tanto? Ecco tutto quello che c'è da sapere.

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Varietà diverse di pasta

Oggi, a prescindere dallo sport, sono molte le persone che hanno un’alimentazione ricca di proteine. Di conseguenza, sul mercato si trovano sempre più prodotti ad hoc, compresa la tanto chiacchierata pasta proteica. In pochi non l’hanno ancora assaggiata, eppure c’è molta confusione in merito, soprattutto per quel che riguarda le caratteristiche nutrizionali e il consumo.

Cos’è la pasta proteica e come si mangia

Secondo l’Osservatorio Immagino GS1 Italy, oggi si trovano in commercio 3.400 referenze "rich in protein". Un comparto in crescita, quello dei cibi proteici, che registra un aumento del fatturato del 4,5% l’anno, per un totale di oltre 1,9 miliardi di euro. Tra questi prodotti troviamo anche la pasta proteica, fino a qualche tempo fa appannaggio degli sportivi, mentre oggi consumata in larga scala.

All’apparenza, la pasta proteica è pressoché identica a quella tradizionale di semola di grano duro. Colore, aspetto, sapore e tenuta di cottura restano invariati, a cambiare sono le proprietà nutrizionali. Mentre pennette & Co. di tipo classico non superano il 12-13% di apporto proteico e hanno un alto contenuto di carboidrati, le "rich in protein" vanno oltre il 20% e presentano un basso apporto di glucidi. Per quanto riguarda il condimento, non c’è alcuna differenza.

In commercio si possono trovare sostanzialmente due tipi di prodotti: quelli proposti da aziende che si occupano solo ed esclusivamente di cibi ricchi di proteine e quelli lanciati dai grandi brand già noti sul mercato. Nel primo comparto, ad esempio, troviamo marche come CiaoCarb, Pasta Young e PastaPro, mentre nel secondo abbiamo Barilla, De Cecco e Garofalo.

Le paste proteiche dei brand specializzati si trovano soltanto in alcuni tipi di negozi, quasi mai nella grande distribuzione, mentre le altre si vendono ovunque. Ovviamente, a fare la differenza è anche il prezzo: nel primo settore è quasi proibitivo, nell’altro più accessibile.

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Formati di pasta vari su tagliere di legno

Perché la pasta proteica costa tanto?

Così come accade con gli altri alimentari considerati di ‘nicchia’, anche la pasta proteica di brand specializzati ha un costo proibitivo. Per intenderci, difficilmente una famiglia di quattro persone con due stipendi normali riuscirebbe a consumarla tutti i giorni, forse neanche un giorno sì e uno no. Parliamo, infatti di un prezzo al chilo da brividi, che talvolta arriva a 16 euro. Le aziende ‘commerciali’ hanno cifre inferiori, ma comunque alte: siamo intorno ai 6 euro al chilo.

Volendo fare un confronto ‘pratico’, la Protein + di Barilla costa 5,48 euro al kg contro i 2 euro di quella classica, mentre De Cecco piazza la proteica a 6,95 euro al kg e la tradizionale intorno ai 3 euro al kg. Spostandoci tra gli scaffali dei brand specializzati, i prezzi lievitano: CiaoCarb High Protein costa 16 euro al kg e Pasta Young quasi 15 euro al kg.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: perché la pasta proteica costa così tanto? Da un lato il prezzo è giustificato dal fatto che parliamo di alimenti di ‘nicchia’, dall’altro i produttori addebitano al consumatore finale parte dei costi che hanno affrontato per trovare la ricetta perfetta. Poi non bisogna dimenticare il classico meccanismo ‘malato’ per cui un importo più alto equivale a un prodotto di maggior valore.

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