Non è quello che sembra: questa pasta in bianco ha un costo che fa discutere
La pasta in bianco più cara d'Italia fa discutere, ma pur avendo solo 2 ingredienti ha alla base una tecnica di tutto rispetto.
Nell’universo del lusso, anche una semplice pasta in bianco può trasformarsi in un piatto gourmet. Nulla da dire, se non fosse per il prezzo esorbitante, tanto che si è meritata l’etichetta di più cara d’Italia. Neanche a dirlo, il ristorante che propone questa prelibatezza si trova a Milano, capitale della moda e degli eccessi.
- Com'è fatta la pasta in bianco più cara d'Italia?
- Il prezzo della la pasta in bianco
- Location e servizio fanno la differenza
Com’è fatta la pasta in bianco più cara d’Italia?
Ognuno ha i suoi gusti, in cucina come in tutti gli altri contesti della vita, ma spendere un occhio della testa per una semplice pasta in bianco è assurdo. Forse è proprio per questo che la proposta di un ristorante milanese ha dato il via a un acceso dibattito, con sostenitori da un lato e odiatori dall’altro.
La pasta in bianco più cara d’Italia viene servita presso il 10_11 Milano, locale ospitato all’interno del lussuoso hotel Portrait di corso Venezia. Due gli ingredienti: fusilloni e croste di Parmigiano Reggiano stagionato 36 mesi. Ad aver ideato questo piatto è stato lo chef Alberto Quadrio, che pur non lavorando più nel celebre ristorante ha lasciato la sua impronta.
Per provare a capire il motivo del suo costo eccessivo, è necessario addentrarsi nella preparazione. Si parte dalle croste di parmigiano, che vengono trasformate in brodo. Quest’ultimo viene filtrato, separando la parte liquida da quella grassa. Infine, i fusilloni vengono cotti nel brodo e mescolati con la parte grassa, che è simile a una crema. A detta di Quadrio, la ricetta si può descrivere come "un super concentrato di pasta in bianco, con un bel morso, grande umami, mantecata nel proprio sugo".
Il prezzo della la pasta in bianco
La pasta in bianco più cara d’Italia non viene preparata con burro o olio, né tantomeno con l’aggiunta di formaggio grattugiato: il suo segreto sta solo nelle croste del Parmigiano Reggiano 36 mesi. Un ingrediente di recupero, che lo chef Alberto Quadrio è riuscito a reinterpretare, trasformandolo in un’esperienza gastronomica unica nel suo genere.
La sua unicità è data anche dal prezzo: 26 euro. Una cifra esagerata, a detta di quanti sostengono che, nonostante la tecnica di preparazione, sia sempre un piatto di fusilloni con parmigiano. Altri, invece, sottolineano che il prezzo è accettabile, sia perché la materia prima ha una stagionatura di 36 mesi, sia perché alla base c’è un’idea innovativa e sostenibile.
Location e servizio fanno la differenza
Anche se molti sostengono che spendere 26 euro per una pasta bianco sia assurdo, alcune precisazioni sono doverose. Tralasciando la tecnica e la materia prima di qualità, bisogna sottolineare che il piatto viene servito all’interno di una location esclusiva.
Il ristorante 10_11 Milano, però, non vanta solo ambienti curati, ma anche un servizio attento e impeccabile. La pasta in bianco, non a caso, non viene portata in tavolo nel classico piatto, ma in una zuppiera bianca che ricorda i pranzi della nonna e, allo stesso tempo, strizza l’occhio a eleganza e raffinatezza.
Ovviamente, anche le altre pietanze in menù hanno costi superiori alla media. Lo spaghetto al pomodoro, ad esempio, ha un prezzo di 29 euro, mentre il pollo alla griglia e peperoni per due persone costa 70 euro. Quanti preferiscono un pescato all’amo cotto al sale con contorno devono essere disposti a spendere 65 euro a persona. Il brunch domenicale, invece, ha un costo di 95 euro a persona e prevede un welcome drink con buffet di formaggi, verdure fresche, sfogliati salati, dolci artigianali, due piatti caldi a scelta dalla carta, una bevanda calda e acqua.