Il primo riso spaziale è italiano, ma come si mangerà il fantascientifico moon rice?

Come si mangerà il moon rice? Questa è la questione amletica che non fa ancora gioire quanti hanno coltivato il primo riso spaziale.

Pubblicato:

123rf
Riso basmati con luci soffuse sullo sfondo

Si chiama moon rice, è il primo riso spaziale e, udite udite, porta la firma di studiosi italiani. Anche se non si tratta del primissimo esperimento di agricoltura nello spazio, è un traguardo importante che va assolutamente festeggiato. C’è solo un piccolo ma non insignificante problema, che riguarda le modalità di consumo.

Moon rice: il primo riso spaziale è italiano

L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e tre università nostrane, precisamente di Milano, Napoli e Roma, hanno presentato ad Anversa il primo riso spaziale. Si chiama moon rice e potrebbe risolvere l’annoso problema legato all’alimentazione di quanti sono impegnati in missioni al di fuori dei confini terrestri.

Anche se alcuni chef stellati hanno fatto e continuano a fare il possibile per creare cibi disidratati e imbustati che abbiano proprietà nutritive soddisfacenti e un gusto che non sia da meno, la dieta degli astronauti resta molto, molto limitata. Con il riso, ricco di carboidrati, si riuscirebbe a garantire un’alimentazione più varia e, soprattutto, equilibrata.

D’altronde, se c’è la volontà di costruire basi permanenti sulla Luna e su Marte bisogna pur risolvere in un modo o nell’altro la questione della dieta. Gli alimenti disidratati e imbustati, pur essendo al momento fondamentali, non possono essere una soluzione.

Così, l’Agenzia Spaziale Italiana e gli studiosi delle università italiane hanno iniziato a occuparsi dello sviluppo di super nano-piante di riso, con la speranza di riuscire a creare colture idroponiche e aeroponiche. È bene sottolineare che il cereale in questione, troppo grande per lo spazio come tutti gli altri cereali, è stato rimpicciolito usando un ormone chiamato gibberellina. Moon rise deve essere letto come un risultato eccellente, ma c’è un grande problema che spinge i ricercatori a non cantar vittoria.

Immagine AI Contents
Cottura del riso

Il moon rise è una scoperta sensazionale, ma come si cuoce?

Adesso che gli studiosi sono riusciti a creare il riso spaziale c’è un altro problema da risolvere: come cuocerlo? Considerando che questo cereale non si può consumare crudo e che nello spazio non si può mettere a bollire una pentola d’acqua, si tratta di un ostacolo non indifferente.

Secondo Marta Del Bianco, biologa dell’Agenzia Spaziale Italiana che ha presentato il moon rise durante la conferenza conferenza annuale della Society for Experimental Biology, la cottura è un intoppo cruciale, anche perché gli astronauti hanno poco spazio a disposizione.

"Al momento non abbiamo modo di far bollire una pentola d’acqua su un’astronave. La cucina resta un problema da risolvere, se vogliamo che gli astronauti assaggino il risotto", ha dichiarato Del Bianco. Nonostante tutto, il riso spaziale resta una scoperta sensazionale, che potrebbe davvero modificare la dieta di quanti vivono nello spazio per un periodo di tempo più o meno lungo.

Si riuscirà a risolvere il nodo legato alla cottura? Siamo pronti a scommettere che gli studiosi dell’Agenzia Spaziale Italiana e quelli delle università di Milano, Napoli e Roma sono già al lavoro per trovare una soluzione. Noi, comuni mortali, non possiamo fare altro che gioire per una ricerca che porta la firma di cervelli nostrani che, fortunatamente, non sono (ancora) fuggiti all’estero.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963