Guida MICHELIN 2026: un nuovo 3 Stelle e 25 nuovi ristoranti d’eccellenza
Rei Natura di Michelangelo Mammoliti entra nell’Olimpo dei tristellati. Crescono le due Stelle, arrivano 22 nuove una Stella e 5 nuovi Green Star
La Guida MICHELIN Italia 2026 si presenta con una ventata di energia e numeri che raccontano un Paese gastronomicamente vivo, creativo, in continua evoluzione. L’annuncio è arrivato dal Teatro Regio di Parma, ancora una volta palcoscenico scelto per celebrare l’eccellenza culinaria italiana: un luogo simbolico, soprattutto nell’anno che segna l’avvio delle celebrazioni per i 120 anni di Michelin nel nostro Paese. L’edizione 2026 porta con sé 25 nuove stelle, distribuite su 14 regioni. La notizia più attesa è l’ingresso di un nuovo ristorante nell’élite dei tre Stelle MICHELIN: La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, a Serralunga d’Alba. Immerso tra i vigneti della Langa, il ristorante dello chef Mammoliti conquista la più alta onorificenza grazie a una cucina di precisione poetica, capace di trasformare ogni piatto in un racconto sensoriale. Con questo nuovo ingresso, i tristellati italiani salgono a 15.
Cresce anche il firmamento dei due Stelle MICHELIN, con due nuovi ristoranti che "valgono la deviazione": Famiglia Rana a Oppeano, guidato da Francesco Sodano, e I Tenerumi sull’Isola di Vulcano, dove Davide Guidara porta avanti una ricerca visionaria che mette il vegetale al centro di un percorso etico e raffinatissimo. La categoria delle una Stella, la più dinamica della selezione, si arricchisce invece di 22 nuovi ristoranti, sei dei quali selezionati nel corso dell’anno. Dal Piemonte alla Sardegna, le nuove stelle raccontano l’Italia in tutta la sua varietà: dalla cucina essenziale di montagna a quella marina delle coste, fino alle interpretazioni contemporanee delle grandi città.
Accanto alle stelle, la Guida MICHELIN 2026 premia anche la sostenibilità attraverso le Stelle Verdi, riconoscimento assegnato ai ristoranti che si distinguono per un approccio innovativo e responsabile. Sono cinque le nuove insegne che entrano nella community: realtà che puntano su filiere corte, progetti virtuosi e una visione gastronomica orientata al futuro. Non mancano i Premi Speciali, dedicati ai professionisti che contribuiscono all’eccellenza della ristorazione italiana: dal Young Chef Award a Mattia Pecis (Cracco Portofino), al Service Award per Giulia Tavolaro (Maxi, Vico Equense), fino al riconoscimento a Heinz Beck come Chef Mentor. Premi che raccontano il lavoro, la passione e il talento che animano le cucine italiane.
A fotografare la ricchezza della scena gastronomica ci sono anche i numeri: 394 ristoranti stellati in totale (15 tre Stelle, 38 due Stelle e 341 una Stella) e 72 Stelle Verdi. La Lombardia si conferma la regione più stellata, seguita da Campania e Toscana, mentre Napoli, Roma e Bolzano guidano la classifica delle province. La Guida MICHELIN Italia 2026 ribadisce così il ruolo del nostro Paese come laboratorio creativo unico, dove tradizione e innovazione continuano a dialogare e a conquistare chi cerca sapori capaci di restare nella memoria.