Carne congelata: solo così puoi riconoscere i segnali del deterioramento

I segnali di deterioramento della carne congelata sono chiari, basta saperli riconoscere: solo così si evitano intossicazioni alimentari.

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Carne congelata nel congelatore di casa

Con la vita frenetica che conduciamo oggi, avere sempre a disposizione la carne congelata è fondamentale. Al momento dell’utilizzo, però, può accadere di ritrovarsi tra le mani un cibo che non convince, magari per l’aspetto, o ancora peggio per l’odore. I segni di deterioramento sono chiari ed è importantissimo saperli riconoscere così da evitare guai.

Come si congela la carne?

Che sia manzo, pollo, tacchino o maiale, poco importa: la carne si congela sempre allo stesso modo. Innanzitutto, è bene sapere che nei freezer domestici, quelli che quasi tutti abbiamo a casa nella stessa colonna del frigorifero, i prodotti possono raggiungere una temperatura di -18°C nel giro di 24 ore. Questo consente di bloccare la proliferazione dei batteri ed eventuali reazioni chimiche che provocherebbero la decomposizione delle cellule. In questo modo, gli alimenti possono essere conservati per diversi mesi.

Le regole del corretto congelamento dicono che l’ideale è mettere in freezer la carne subito dopo l’acquisto. È preferibile non lasciarla in frigo due o tre giorni prima di farlo in quanto gli elettrodomestici classici non sono paragonabili alle celle frigorifere. Ergo, non sono capaci di mantenere la temperatura necessaria per la conservazione del prodotto crudo. Inoltre, non possiamo sapere con certezza se quanti hanno maneggiato la carne prima di noi hanno rispettato la catena del freddo, quindi è bene non allungare ulteriormente i tempi.

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Filetto di carne congelata

I segnali del deterioramento

A prescindere dal numero dei componenti della vostra famiglia e dal tipo di cibo, è sempre meglio congelare i prodotti in sacchetti o vaschette monoporzione. Questo perché eviterete sprechi e ridurrete il tempo necessario per scongelare. Inoltre, ricordate di proteggere al meglio tutto ciò che va in freezer, soprattutto la carne, così da evitare il contatto diretto con l’aria secca del congelatore.

Ma, come si capisce se la carne congelata non è più buona da mangiare? Innanzitutto, osservate con attenzione la superficie. Se notate dei cristalli di ghiaccio più grandi della classica patina bianca significa che il freezer sta estraendo umidità dall’alimento e, di conseguenza, una volta portato a temperatura ambiente risulterà più secco e duro. Questo piccolo ‘difetto’, però, va ad alterare soltanto il sapore, quindi per quanto riguarda la sicurezza non si corrono rischi.

Al contrario, bisogna evitare di mangiare la carne quando presenta una sfumatura verdastra o una patina iridescente perché significa che il processo di decomposizione è iniziato e non è più commestibile. Idem se risulta appiccicosa o ha una sorta di strato piuttosto viscido in superficie. Sicuramente, l’odore è il segnale che più di ogni altro non lascia spazio a dubbi: è talmente pungente e sgradevole che è impossibile ignorarlo.

La carne congelata scade?

Alcune persone credono che la carne congelata non abbia scadenza, ma la realtà è molto diversa. Come tutti gli altri alimenti messi in freezer, anche i prodotti animali non sono eterni. Con il congelamento si può soltanto allontanare il termine ultimo di consumo, ma non eliminarlo del tutto. Per quanto riguarda la carne cruda, se conservata correttamente, dovete tenere a mente queste tempistiche:

  • salsicce e carne macinata: 2-3 mesi;
  • carne di maiale: 4 mesi;
  • carne di bovino: 9 mesi;
  • carne di pollo e tacchino: 12 mesi.

Ricordate sempre che la carne scongelata, va consumata entro 24 ore dallo scongelamento.

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