No, non si dovrebbe mai brindare con l'acqua: ecco perché
Mai brindare con l'acqua, specialmente se siete scaramantici: i motivi dietro a questo divieto sono molto affascinanti.
A ogni brindisi che si rispetti c’è sempre qualcuno che cerca di brindare con l’acqua e viene prontamente rimproverato da uno o più commensali. Tutti conosciamo questa regola non scritta, sappiamo che impone di fare "cin cin" con bevande alcoliche o, almeno, con altri liquidi che non siano l’acqua, ma quanti sanno perché è nata? Ci sono tre possibili motivazioni, tutte molto interessanti.
Perché non si può brindare con l’acqua?
Brindare con l’acqua è vietato, lo sanno anche i bambini, ma quasi nessuno sa come e perché si è arrivati a stabilire questa regola. Innanzitutto, è bene sapere che il galateo non c’entra nulla, visto che impone soltanto di non toccare il bicchiere altrui, in quanto il tintinnare dei calici è considerato un gesto poco elegante, e non esclamare il tipico "cin-cin", frase scherzosa inventata dai marinai per esaltare il buonumore delle bevute.
Il divieto di brindare con l’acqua ha tre possibili motivazioni alla base che non hanno nulla a che fare con le buone maniere. La prima affonda le radici nella mitologia greca ed è strettamente collegata alla sfortuna. L’acqua simboleggia il fiume Lete, visto da qualcuno come il fiume dell’oblio in cui si immergevano le anime dei morti per reincarnarsi, e da altri alcuni come la via per purificarsi dai peccati prima di raggiungere il Paradiso.
In ogni modo, il fiume Lete è collegato alla morte, tanto che nell’antica Grecia si brindava con l’acqua soltanto durante i funerali. Una specie di rituale per accompagnare le anime dei defunti nel trapasso, che poco ha a che fare con l’atmosfera conviviale dei banchetti, sia passati che odierni. Da qui, il passo per parlare di gesto porta sfortuna è stato breve.
Scaramanzia marinara
Un secondo motivo per cui è vietato brindare con l’acqua arriva dal mondo della Marina Militare Americana. Nel manuale Mess Night Manual del 1986 viene chiaramente detto che, durante le cene ufficiali, i militari sono tenuti alle buone maniere e, tra le tante cose, si legge:
"La procedura corretta per coloro che sono contrari al bere è partecipare al rituale del brindisi portando il bicchiere di Porto alle labbra (senza berlo effettivamente). È considerato un insulto non partecipare al brindisi e nelle cene militari è altamente improprio fare un brindisi con l’acqua. Per questo motivo, prima che inizi il brindisi, tutti i bicchieri d’acqua vengono rimossi dal tavolo".
Pertanto, anche i militari astemi sono chiamati a brindare col vino. Tanto rigore ha un motivo scaramantico: "Secondo tradizione chi brinda con l’acqua muore per annegamento". Si racconta, infatti, che alcuni marinai, dopo aver fatto "cin cin" con l’acqua siano morti affogati.
Il motivo storico
Arriviamo, infine, alla terza spiegazione, legata a un aneddoto storico piuttosto bizzarro. Siamo in Inghilterra, nel XVII secolo, quando Oliver Cromwell sconfigge temporaneamente la monarchia inglese e assiste alla condanna a morte di re Carlo I. Il figlio del sovrano, nonché suo successore, ossia Carlo II, è costretto a scappare in Europa Continentale.
Così, i rappresentanti della marina, molto legati alla Corona, decidono di omaggiare il loro re durante ogni brindisi, portando il calice di vino oltre il bicchiere d’acqua. In questo modo simulavano il viaggio che Carlo II era stato costretto a fare per colpa di Cromwell & Co. e, in un certo senso, continuavano a mantenere vivo il suo ruolo. Quando le forze governative antimonarchiche si accorgono dell’escamotage, però, impongono ai marinai di non brindare prima che i camerieri avessero portato via i bicchieri d’acqua. Da questo momento, neanche a dirlo, l’acqua viene bandita da ogni brindisi.