Le zone di produzione del whisky: Islay

Scopriamo la prima delle zone caratteristiche di produzione del whisky: la zona di Islay.

L’isola di Islay (si pronuncia ‘ailah) si trova nell’arcipelago delle Ebridi,

di fronte all’Irlanda del Nord ed ha "all’attivo" ben otto distillerie.

Il terreno di quest’isola è costituito quasi interamente da torba che, utilizzata durante la fase di maltaggio, fornisce ai suoi otto malti un sapore inconfondibile di fumo e di alghe.

I Whiskies di Islay sono considerati intensi all’olfatto ed al palato, hanno corpo pieno, intenso, con forti sentori di torba, sono descritti come "alito di mare", con punte di fumo e iodio, sono fenolici e medicinali. Il loro carattere deciso e intenso non incontra i gusti di tutti, ma i veri intenditori sicuramente annoverano più di una bottiglia nella loro cantina.

Gli otto malti possiamo raggrupparli in due "famiglie": quella di Bowmore, Caol Ila, Bruichladdich, Port Ellen e Bunnahabhain (si pronuncia Bunnahaven), freschi, fioriti, con leggero sentore di torba e quella dei Lagavulin, Ardbeg e Laphroaig, robusti, potenti, molto torbati e con tracce di alga marina e salsedine a causa del fatto che la marea dell’Atlantico arriva a volte ai magazzini d’invecchiamento.

Di seguito vediamo le altre zone di produzione:

Islay
Campbeltown
Highland
Lowland
 

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